GRAVIDANZA

Danza orientale in gravidanza, come tenersi in forma con il pancione

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Migliora la forma fisica, aiuta ad ascoltare il proprio corpo e prepara al parto: la danza del ventre è l'esercizio ideale per le donne in dolce attesa che desiderano sfruttare i nove mesi per regalarsi un momento di armonia e benessere.

La danza orientale, nota anche come danza del ventre, è un'attività molto sensuale, che rafforza gli addominali, senza stressare la schiena. È molto indicata in gravidanza, se la gestazione ha un decorso fisiologico e la donna ha voglia di mettersi un po' in gioco, ascoltando il suo corpo ma anche misurandosi con il suo nuovo aspetto. Inoltre, questa particolare danza è legata dall'antichità proprio alla maternità. Il movimento ritmico del bacino, secondo la tradizione orientale, favorisce il concepimento.

I benefici della danza del ventre

Ballare, da sempre, fa bene alla salute, soprattutto al cuore e aiuta a prevenire le patologie cardiovascolari. La danza orientale in gravidanza ha anche altri benefici:

- Permette un allenamento dei muscoli pelvici, fondamentali per gestire la fase espulsiva nel modo corretto.

- Alleggerisce il carico sulla colonna vertebrale, che l'ultimo trimestre potrebbe essere molto stressata.

- Fa bene alla circolazione, soprattutto a quella delle gambe. Il ritorno venoso in gravidanza è sempre un po' rallentato.

- Aiuta l'umore: danzare dà energia e regala sensazioni di leggerezza e di felicità, fondamentali in una fase delicata come quella della gravidanza.

- Tonifica la muscolatura, non solo quella delle gambe ma anche quella delle braccia e delle spalle.

- Favorisce il buon riposo: muoversi permette di stancarsi fisicamente (senza esagerare) e ciò vuol dire dormire sonni più rilassati.

Chi balla ha un parto migliore

Nessuno si deve sentire obbligato a iscriversi a un corso di danza durante i nove mesi, però il ballo è sicuramente d'aiuto al parto, soprattutto quella del ventre, nota per essere la danza di chi si sa ascoltare e soprattutto sa assecondare i messaggi del proprio corpo. È fondamentale al momento del travaglio, quando la donna deve capire quando spingere e quando rilassarsi, per aiutare il bambino e per lacerarsi il meno possibile. E dopo il parto? Anche dopo il parto può essere terapeutica, per fare esperienza del proprio corpo, cambiato dalla maternità.

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