ORGANIZZARE UN VIAGGIO

È ancora possibile viaggiare?

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Viaggiare come ai vecchi tempi è ancora possibile?

A causa degli attentati alle Twin Towers e al Pentagono, il turismo mondiale ha subito una brusca battuta d'arresto che non ha precedenti. Le perdite economiche, in quasi due mesi di paralisi dei viaggi di piacere, toccano livelli altissimi e hanno già costato il posto a migliaia di operatori nel settore dei trasporti aerei, mentre altri duecentomila posti sono a rischio. Un colosso tra le compagnie, come la Swiss Air, ha rischiato il tracollo e le previsioni sono pessime per tutti: la gente non sale più in aereo e, non viaggiando, non prenota alberghi, diserta i ristoranti e i teatri, non noleggia auto. Certamente nel medio e lungo periodo la crisi poterebbe allentare la sua morsa perché ci si abituerà a convivere con il ricordo di quel che è successo e col tempo tornerà la voglia di viaggiare. Ma questa volta la situazione per il turismo è decisamente più grave, per esempio rispetto all'epoca della guerra del Golfo, a causa del fattore terrorismo che costituisce una preoccupazione a livello mondiale.

In Italia il 42% dei pacchetti turistici è stato cancellato, le agenzie di viaggio prevedono un calo del fatturato di oltre il 50% e ben seimila persone rischiano di perdere il lavoro. Ha la peggio chi organizza viaggi all'estero, mentre il flusso di turismo verso l'Italia diminuirà, ma in misura contenuta perché Venezia, Roma e Firenze continueranno ad attrarre. Da un lato, infatti, i turisti in Italia arrivano per ben il 70% con l'automobile e solo per il restante 30% in aereo, e si sa che è proprio l'aereo il mezzo maggiormente penalizzato. Dall'altro l'Italia appare come una meta abbastanza sicura, mentre l'esatto contrario si può dire di Stati Uniti, Medio Oriente, Egitto. Anche Londra e Parigi stanno molto risentendo della crisi perché ritenute città ad elevato rischio di attentati.

Come farsi un'idea sui luoghi più sicuri da visitare e sui viaggi che vale la pena intraprendere? Innanzitutto, volendo escludere gli stati più 'caldi', restano innumerevoli paesi che offrono attrazioni d'ogni sorta per qualsiasi turista: Sud America, Cuba, Sudafrica, Australia, Sud-est asiatico, Oceano Indiano e Pacifico, per elencarne soltanto alcuni. Queste aree geografiche risentiranno, ovviamente, in misura minore della crisi. Molto utile a chi vuole intraprendere un viaggio può risultare inoltre la consultazione di siti internet dedicati ai viaggi, dove, grazie a forum e chat, è possibile reperire informazioni fresche e di prima mano dai viaggiatori che in questo periodo hanno visitato i vari paesi. Infine se vogliamo usare ancora più prudenza basterà limitarsi a voli di medio o corto raggio, rimanendo nella vecchia e cara Europa, magari avendo l'accortezza di evitare, per il momento, Londra e Parigi e optando per qualche città di minor richiamo per turisti e terroristi.

Se poi vogliamo trovare un piccolo risvolto positivo in tutto il caos che si è creato, si dovrà considerare che il turismo interno registrerà probabilmente una crescita. Molti nostri connazionali, non fidandosi di recarsi all'estero, ripiegheranno su località italiane e ci sarà una generale riscoperta dei viaggi entro i nostri confini. Le agenzie turistiche si stanno già muovendo in tale direzione e per l'autunno-inverno prossimi ci si aspetta un aumento delle vacanze in montagna e una crescita dei soggiorni, durante il week-end, nelle località fuori città, raggiungibili in automobile. Se l'agriturismo aveva già mostrato di godere di ottima salute non potrà che trarre ulteriore giovamento dalla situazione attuale, soprattutto in Toscana, Umbria, Lazio, regioni che hanno molto da offrire, anche dal punto di vista climatico, nel periodo che va da qui fino a Natale.

Insomma forse occorrerà ridimensionare le nostre ambizioni vacanziere, rinunciando per un po' a località a rischio, esotiche e particolarmente lontane. Ma quel che è certo è che sarebbe un vero peccato rimanere a casa, non cogliendo al volo questa rara occasione per riscoprire le bellezze d'Italia e d'Europa: basta usare un po' di fantasia e partire alla volta di posti vicini, ma nondimeno insoliti, che altrimenti non avremmo mai visitato. Lo svago non mancherà di certo!

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