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Come affrontare i pericoli in montagna

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Una miniguida di pronto intervento per godere della montagna in tutta sicurezza: come reagire durante un temporale, un infortunio, un cambiamento repentino del tempo.

Alla domanda mare o montagna rispondi sempre “Montagna!” 

La adori, soprattutto d'estate, perché tutte quelle passeggiate all'aria aperta ti fanno bene all'umore e ti tengono in forma. Il contatto con la natura, i panorami di cui puoi godere e il senso di libertà che provi quando arrivi sulla cima sono sensazioni impagabili.

Poi c'è anche il trekking, il canyoning, il free climbing, le ferrate: attività bellissime che richiedono però un certo grado di sicurezza.

Ma anche con tutta la prudenza del mondo se accade qualcosa cosa si fa?

Temporale e fulmini

In montagna è molto difficile prevedere brutto tempo e temporali, che spesso non ci lasciano il tempo di metterci al riparo come si deve.

Prima: guarda le previsioni del tempo mentre pianifichi il percorso dell'escursione ed integrale con un'osservazione in tempo reale delle condizioni meteorologiche. 

Durante: se stai camminando e vedi che le condizioni meteorologiche peggiorano impedendoti di continuare la tua scalata, torna indietro o comunque scendi di quota evitando percorsi esposti come creste, guglie o vette. In un temporale i fulmini sono l'elemento più temibile.

La prima cosa da fare è allontanarti dagli alberi, anche se d'istinto ti verrebbe voglia di cercare riparo sotto la vegetazione alta; allontanati anche da tralicci e cavi elettrici, che rischiano di scaricare a terra l'elettricità.

Deposita gli oggetti metallici (anelli, collane, orecchini, piccozza, moschettoni, etc) ed evita di stare vicino a oggetti che sono buoni conduttori di elettricità, come le vie attrezzate e le scale in ferro.

Non sdraiarti per terra, piuttosto rannicchiati a piedi uniti e con le ginocchia raccolte cercando di stare a distanza di qualche metro dai tuoi compagni di viaggio.

Infine riprendi il cammino solo quando il tempo lo permette e ti senti al sicuro, non prima!

Morso di vipera

Le vipere generalmente non mordono gli esseri umani se non vengono direttamente sollecitate, in più se sei in cammino, le vibrazioni che i passi producono sul terreno le mettono in fuga. Diverso è da fermi, sdraiati sull'erba o in prossimità di sassi. 

Prima: non infilare le mani fra sassi, intercapedini o fessure nel terreno, potresti involontariamente disturbare una vipera. 

Durante: se vieni morsa e la parte colpita è un braccio o una gamba devi isolare il veleno. Stringi l'arto con un laccio o con una fasciatura circa 5 cm più in alto del morso. Sarebbe conveniente muoversi poco e lavare la ferita con acqua ossigenata o in mancanza di questa, con dell'acqua e tamponare con una garza sterile. Per aspirare il veleno ci sono delle coppette che sarebbe opportuno portare sempre con sé durante le escursioni in montagna.

Se non è possibile stringere con una fascia la zona colpita perché si tratta di collo, tronco o testa applica un adesivo elastico che possa comprimere la parte interessata dal morso in modo da ritardare la diffusione del veleno. In questo modo i sintomi vengono ritardati e ti danno qualche ora per raggiungere il soccorso più vicino.

Infortunio: ferite e fratture

In caso di ferita la cosa fondamentale è pulire il taglio e rimuovere eventuali corpi estranei, dopodiché se il sangue fuoriesce ancora bisognerà comprimere i vasi sanguigni a monte della ferita per tamponare l'emorragia. Se hai con te garze sterili e cerotti è il momento di usarli, se no adopera un fazzoletto o una bandana per fermare il sanguinamento.  

In caso di frattura è bene non far muovere l'infortunato, cercando di immobilizzare l'arto con una fasciatura quanto più possibile rigida, vanno bene anche cose che trovi sul momento e oggetti di fortuna, come il tuo bastone da trekking, il ramo di un albero, o l'asta di un ombrello. 

In ogni situazione in cui lo ritieni necessario e in caso di ferite gravi chiama i soccorsi alpini che si organizzeranno per venire in tuo aiuto (se sei in Europa il numero da digitare anche da cellulare è il 112).

Colpo di calore

Se un tuo compagno di viaggio è vittima di un colpo di calore come devi comportarti?

Innanzitutto portarlo in un luogo più fresco, dove ci sia dell'ombra o dell'aria fresca.

Aiutalo a sdraiarsi sulla schiena se è cosciente, se invece è incosciente sdraialo lateralmente in posizione di sicurezza.

Togli tutto quello che può impedirgli di respirare e muoversi agevolmente, magliette a collo stretto, pantaloni stretti, giubbini.

Con una garza o un fazzoletto imbevuti di acqua fredda applica degli impacchi sulle giunture, caviglie e polsi, dietro la fronte, sul collo e poi piano piano sulle braccia e sulle gambe. Quando vedi che si è ripreso idratalo con dell'acqua, acqua e zucchero, acqua e sale. 

Freddo, vento, sole e punture di insetti: cosa devi mettere nello zaino

Utilizza uno zaino adatto alla montagna, di materiale idrorepellente, con tante tasche porta oggetti, con le stringhe regolabili sulle spalle e sui fianchi e il fondo rinforzato. 

Dentro lo zaino non può mancare:

  • un k-way per la pioggia 
  • una felpa pesante o un maglione di lana per un freddo improvviso 
  • un cambio di t-shirt, per evitare che il sudore e il vento possano darti fastidio 
  • una borraccia d'acqua per non rimanere disidratata durante lo sforzo fisico
  • un coltellino multiuso
  • un repellente contro gli insetti (ce ne sono comodissimi della VAPE, antipuntura in vari formati, spray, salviette o lozione e cerotti e gel dopo puntura)
  • una buona crema solare per prevenire le scottature (più vai in alta quota più il sole è forte) e uno stick protettivo per le labbra
  • un cappellino per scongiurare insolazioni e proteggere la testa dal sole
  • occhiali da sole 

In generale non avventurarti mai da sola, andare in gruppo significa avere qualcuno che ti aiuta se sei in difficoltà o in caso di emergenza. Lascia comunque detto dove vai in albergo, alla guida se ti allontani, al rifugio, e porta con te i numeri telefonici utili della zona.

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