CINEMA

Susan Sarandon, storia di un’attrice ribelle che compie 70 anni

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Susan Sarandon compie 70 anni. Ecco una piccola storia di un’attrice di Hollywood da Oscar che è sempre stata in prima linea per i diritti civili e non solo

Non era previsto che Susan Sarandon diventasse Susan Sarandon, un’attrice icona di Hollywood che da sempre si è distinta per essere un’anti-diva e che nella sua carriera ha interpretato ruoli di donne sempre diverse e dalla spiccata personalità

L’attrice americana, che ha conquistato un Oscar nel 1996 come Miglior Attrice Protagonista per il film Dead Man Walking – Condannato a morte, fece il suo primo provino, che la lanciò nel mondo del cinema, per caso. Era il 1968, aveva da poco terminato l’università e c’erano le selezioni per il film La guerra di Joe, pellicola che uscì nel 1970. Ai tempi Susan Sarandon, nata a New York il 4 ottobre 1946 e di origini italiane da parte di madre, era sposata con Chris Sarandon che di professione faceva l’attore. Si presentarono entrambi per una parte, ma quella che ottenne uno dei ruoli principali fu Susan.

La sua vita privata? Anche quella è stata abbastanza movimentata. Dopo essersi sposata a 20 anni divorziò da Chris Sarandon, ma tenne il suo cognome (il suo da nubile è Tomalin). Ha avuto poi una storia chiacchierata con Sean Penn, che recita anche con lei in Dead Man Walking – Condannato a morte, con Franco Amurri, il regista italiano da cui ha avuto la figlia Eva e ha vissuto per 23 anni con Tim Robbins da cui ha avuto i figli Jack Harris e Miles. Tra gli uomini della sua vita ci sono stati anche Louis Malle e David Bowie e, da ultimo, il produttore 30enne Jonathan Bricklin con cui ha avuto una storia dopo la separazione nel 2009 da Tim Robbins.

Di recente, poi, ha approfondito la sua storia di famiglia e ha scoperto che la nonna era cresciuta in un orfanotrofio, aveva lavorato al mitico Copacabana Club di New York come ballerina ed era stata legata a Frank Sinatra nel periodo in cui lui suonava con i Rat Pack, il gruppo di uomini di spettacolo composto in origine da Frank Sinatra, Dean Martin, Sammy Davis Jr., Peter Lawford e Joey Bishop.

Sono tanti i film che hanno visto protagonista Susan, ma per festeggerla, oggi, ne ricordiamo quattro indimenticabili.

  • The Rocky Horror Picture Show (1995)

Sono passati circa 40 anni da quando The Rocky Horror Picture Show è diventato un film e nel tempo la pellicola, tratta da uno spettacolo teatrale, ha appassionato migliaia di fan. È stato il primo lavoro, e anche uno tra i primi successi di Susan Sarandon, in cui l’attrice compare in una veste super sexy. Il suo personaggio, infatti, è quello di Janet Weiss, la tipica ragazza perbene che aspira a sposarsi e che nel corso degli eventi subisce una trasformazione simile a quella dei suoi libidinosi compagni di avventura. 

Una piccola curiosità? Si ammalò di polmonite dopo aver girato la scena nella piscina. 

  • Thelma & Louise (1991)

Tra i film che Susan Sarandon ha interpretato e che sono diventati una vera icona del cinema di Hollywood c’è Thelma & Louise, il film di Ridley Scott del 1991 che la vede protagonista accanto alla sua compagna di avventure Gena Davis. È la storia di Louise, una cameriera di un fast food quarantenne che ha una relazione d’amore poco soddisfacente, e di Thelma, una trentenne trascurata dal marito. Per prendersi una pausa dai rispettivi compagni decidono di partire per un weekend di vacanza in montagna, ma la loro pausa si trasforma in una fuga rocambolesca tra incontri improbabili, rapine e omicidi. Il film ha vinto l’Oscar come Migliore Sceneggiatura.

  • Dead Man Walking - Condannato a morte (1996)

Nel 1996 Susan Sarandon, dopo alcuni anni in cui era stata candidata all’Oscar, vince la statuetta come Migliore Attrice Protagonista. Nel film, diretto dal marito Tim Robbins, interpreta la suora Hellen, la consigliera spirituale di un condannato a morte che si affida alla sua assistenza. Le sue parole faranno breccia nel cuore di Matthew Poncelet, responsabile dell’efferato omicidio di una coppia sorpresa in un boschetto.

  • Le streghe di Eastwick (1997)

Tra i vari, e più diversi, personaggi femminili interpretati da Susan Sarandon c’è quello di Jane Spofford, una delle tre streghe di Eastwick che, affascinate dal misterioso Daryl Van Horne, si trasferiscono nella sua dimora settecentesca e qui sviluppano i loro poteri magici trasformandosi in potentissime maghe. Insieme a lei nel film recitavano Cher, Michelle Pfeiffer e Jack Nicholson.

Oltre che per le sue fantastiche interpretazioni cinematrografiche, ricordiamo l'attrice anche per il suo spirito attivista. Sono state molte, infatti, le occasioni in cui Susan Sarandon si è distinta in prima linea come attivista, dalla guerra in Vietnam alla difesa dei diritti civili fino al suo sostegno per i democratici. Nel 1982 è stata arrestata con l'accusa di disobbedienza civile perché protestava contro l'abbattimento del Teatro Morosco di Broadway a New York. Nel 2010 è stata ambasciatrice della FAO, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura. Negli ultimi anni, poi, ha collaborato con Heifer International, un'organizzazione che dona animali da fattoria alle famiglie che hanno bisogno di loro per lavorare e sopravvivere. Si è sempre pronunciata, inoltre, contro la pena di morte e per l’accettazione dei diritti LGBTDi recente, durante il Festival di Cannes 2016 ha destato scalpore perché ha ribattuto a un giornalista che le chiedeva un’opinione su Woody Allen. Ha dichiarato, infatti, “Non ho nulla di buono da dire su di lui. Credo che abbia abusato sessualmente di una bambina e non credo proprio che questo sia giusto (NdR. La figlia adottiva Dylan)”. Per le elezioni americane ha supportato fin dall’inizio Bernie Sanders, candidato del partito democratico in concorrenza con Hillary Clinton. Insomma, Susan Sarandon con spirito combattivo è sempre stata una donna che non si è tirata indietro e ha tentato di esprimere in totale libertà le sue idee, a volte anche molto scomode e poco diplomatiche.

Insomma, durante la sua vita da attrice e attivista, Susan Sarandon ci ha anche ispirate più volte con le sue dichiarazioni. Noi ne abbiamo scelte tre: 

  • “Ho sempre avuto il mio modo per reagire alle delusioni, come quando per esempio non ottenevo un lavoro. Prendevo quel poco denaro che avevo e andavo a cena fuori. Ho sempre visto la perdita di un’occasione come un modo per cambiare direzione”. 
  • “La sessualità è qualcosa che si sviluppa e si rafforza nel tempo. Più si invecchia. Se continui a dire sì alla vita e mantieni una certa generosità di spirito, diventerai sempre di più quello che vuoi essere”.
  • “Purtroppo è un'idea sbagliata quella che i sentimenti siano noiosi. In America pensano che il pubblico voglia solo azione, sia stupido. Ma in realtà i sentimenti e l'immaginazione creano empatia e sono un modo di riflettere. Il che fa paura, perché si potrebbe iniziare a pensare diversamente, e questo è uno dei motivi. Non si favorisce l'immaginazione e si mantiene il controllo”.

Una vera ispirazione!

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