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In piedi signori davanti a una donna: la poesia è davvero di Shakespeare?

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La versione breve e quella integrale della poesia attribuita a Shakespeare

In piedi signora davanti a una donna, è una delle frasi che compaiono in una poesia condivisa sul web e sui social, soprattutto in occasione del 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne, e dell’8 marzo, giorno dedicato alla festa della donna.

Il componimento viene attribuito a Shakespeare, ma fu davvero scritto dal poeta inglese? Lo stile non sembra essere il suo e si possono sollevare molti dubbi.

In effetti, il testo viene recitato nello spettacolo “Chisciotte”, un adattamento di William Jean Bertozzo.

Riportiamo, dunque, la versione breve che spesso viene postata e quella lunga che puoi anche ascoltare nei video in fondo all’articolo.

In ogni caso, puoi condividere la poesia sui social come Facebook, Instagram, Twitter o mandarla ad amiche e parenti per le ricorrenze dedicate alle donne, tramite Whatsapp e altri servizi simili.


In piedi signori davanti a una donna: la versione breve
Ecco il testo che gira spesso sul web con il riferimento erroneo a William Shakespeare, il “Bardo”:

Per tutte le violenze consumate su di lei, per tutte le umiliazioni che ha subito, per il suo corpo che avete sfruttato, per la sua intelligenza che avete calpestato, per l’ignoranza in cui l’avete lasciata, per la libertà che le avete negato, per la bocca che le avete tappato, per le sue ali che avete tarpato, per tutto questo: in piedi, signori, davanti ad una Donna!

 

In piedi signori davanti a una donna: la versione integrale
Ecco il testo dello spettacolo andato in scena con la regia di William Jean Bertozzo:

In piedi,
in piedi, signori, davanti a una donna,
per tutte le violenze consumate su di lei,
per le umiliazioni che ha subito,
per quel suo corpo che avete sfruttato
per l’intelligenza che avete calpestato
per l’ignoranza in cui l’avete tenuta
per quella bocca che le avete tappato
per la sua libertà che le avete negato
per le ali che le avete tarpato
per tutto questo
in piedi, Signori, in piedi davanti a una Donna.
E se ancora non vi bastasse,
alzatevi in piedi ogni volta che lei vi guarda l’anima
perché lei la sa vedere
perché lei sa farla cantare.
In piedi, sempre in piedi,
quando lei entra nella stanza e tutto risuona d’amore
quando lei vi accarezza una lacrima,
come se foste suo figlio!
Quando se ne sta zitta
nasconde nel suo dolore
la sua voglia terribile di volare.
Non cercate di consolarla
quando tutto crolla attorno a lei.
No, basta soltanto che vi sediate accanto a lei,
e che aspettiate che il suo cuore plachi il battito
che il mondo torni tranquillo a girare
e allora vedrete che sarà lei la prima
ad allungarvi una mano e ad alzarvi da terra,
innalzandovi verso il cielo
verso quel cielo immenso
a cui appartiene la sua anima
e dal quale voi non la strapperete mai
per questo in piedi
in piedi
davanti a una donna.

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