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Come coltivare i cavolfiori

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Come coltivare i cavolfiori: scopri la guida per impreziosire il tuo orto con le piante di cavolfiore.

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Coltivare ortaggi nel proprio orto può diventare – oltre che una passione – una vera e propria missione. Quale? Missione risparmio. Una coltivazione di verdure fai da te è salutare, ma soprattutto ti permette di risparmiare un po’ di soldini.
Puoi cominciare proprio con il coltivare i cavolfiori: scopri la guida per impreziosire il tuo orto con queste preziose piante. Ciò che ti serve è un terreno ben drenato, un letame e un compost maturo, concimi organici, perfosfato e solfato di potassio.

Come coltivare i cavolfiori: la guida passo per passo

Questa pianta richiede un clima temperato, ma non gelido, altrimenti potrebbe rovinarsi irrimediabilmente. Allo stesso tempo è un tipo di ortaggio che non sopporta periodi di siccità, perciò ha bisogno di un’irrigazione continua.
Il terreno deve essere ben drenato e non devono formarsi ristagni d’acqua. Pianta il cavolfiore lontano da zone d’ombra e in un appezzamento di terreno in cui hai già coltivato piante appartenenti alla stessa famiglia, come il cavolo, la verza o i broccoli. Dopo aver preparato il terreno - e dopo averlo concimato con un letame ben maturo - distribuisci dai 20 ai 50 gr di perfosfato minerale -19 e solfato di potassio -50.

Quindi – riassumendo – il tuo terreno deve avere un alto contenuto di materia organica che gli permetta di trattenere l’umidità; deve contenere sostanze nutrienti vitali come il potassio e l’azoto, altrimenti – se non sono presenti – è necessario utilizzare fertilizzanti ricchi di questi elementi; e infine deve avere un pH tra 6.5 e 7, per evitare che la tua pianta venga colpita da una malattia detta “ernia del cavolo”. Se ci sono queste condizioni, i cavolfiori cresceranno rapidamente e avranno il giusto sapore e il giusto grado di consistenza. Potrai raccoglierli tra ottobre e maggio. Consiglio: raccogli i cavolfiori quando le teste sono grandi, bianche e sode. Ora sì che puoi preparare zuppe, stufati e fritture.
E se vuoi conservarli, puoi sempre congelarli o metterli in salamoia per una conservazione più a lungo termine.

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