GRAVIDANZA

Controllo di sicurezza in aeroporto in gravidanza: body scanner e metal detector sono pericolosi?

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Volare in gravidanza ha le sue complicazioni: ecco qualche consiglio per viaggiare serena e affrontare i controlli di sicurezza senza problemi. Si consiglia di avere con sé un certificato medico per evitare problemi di alcun genere.

Viaggiare in gravidanza mette sempre un po' di preoccupazione alle mamme in attesa. In linea di massima, se si seguono le indicazioni con attenzione e soprattutto si consulta sempre il proprio medico prima, non dovrebbero esserci rischi. Le donne incinte possono prendere l'aereo fino alla 37esima gravidanza, ovvero a 3 settimane dal parto. Non si fa quasi mai, perché le politiche delle compagnie aeree, spesso permettono alle "pancione" di salire a bordo entro la 34esima settimane (se sono gemelli lo stop è a 28 settimane). Lo fanno per questioni assicurative.

Non dovrebbero poi viaggiare fino a dopo sei settimane dal parto. Come mai? Le donne in gravidanza o che hanno appena partorito hanno un rischio sensibilmente maggiore di trombosi venosa profonda. Stare seduti per periodi prolungati aumenta il rischio di questo problema per ecco perché sono state rilasciate indicazioni precise per i voli a lungo raggio in dolce attesa.

E i body scanner?

Questo è un altro tema sensibile. Purtroppo i controlli di sicurezza sono indispensabili e non si possono saltare. Non è come fare una lastra ma non esistono studi scientifici di alta rilevanza clinica che possano stabilire con assoluta certezza gli effetti dei body-scanner presenti negli aeroporti sulle donne in gravidanza. I medici, di conseguenza, sconsigliano di passare nel body scanner nel primo trimestre di gravidanza, periodo embriogenetico molto delicato, soprattutto per quanto attiene l'uso del Backscatter x-Ray (che utilizza i raggi X a differenza degli scanner millimetrali che utilizzano onde elettromagnetiche ad altissima frequenza). I metal detector, invece, non sono pericolosi per la mamme e per il feto.

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