SCUOLA ED EDUCAZIONE

I tempi del gioco

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Durante l'ultimo anno di asilo si inizia a promuovere la rudimentale conoscenza di lettere e numeri in preparazione al passaggio alla classe elementare.

Ma in realtà all'età di quattro anni un bimbo può mostrare solo curiosità verso i nuovi simboli che diventeranno parte della sua vita. È, in effetti, un po' prematuro dare impostazioni troppo scolastiche.

I piccoli di quest'età, infatti, non sanno ancora coordinare bene i movimenti, ma la loro sete di apprendimento è all'apice. Proprio per questo bisogna tener presente che caricandoli di troppo lavoro si rischia di portarli in fretta alla frustrazione.

Per come è organizzata la scuola infantile, dove il tempo è strutturato e c'è poco spazio per il gioco, il ritorno a casa del bambino dev'essere all'insegna del riposo, del calore, delle coccole e del gioco. Ancora più sconsigliabile interferire con l'operato degli insegnanti cercando di imporre il proprio punto di vista.

Il bambino, nella fase prescolastica deve avere la sua dose quotidiana di gioco senza impegno ma non è sbagliato regalare giocattoli che favoriscano l'apprendimento di numeri, lettere e forme geometriche. Qualsiasi cosa voglia essere insegnata dovrà esserlo sotto forma di gioco, per fare in modo che elabori un ragionamento spontaneo e non imposto dall'alto.

Giochi costruttivi, dunque, senza insistere su sistemi precoci di insegnamento scolastico. Un bambino che impara troppo, probabilmente rischia di annoiarsi nelle prime settimane di apprendimento scolastico.

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