SCUOLA ED EDUCAZIONE

Educare alla responsabilità

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Il modello educativo che mette d'accordo i genitori è un insieme di regole.

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Quando cambiano i modelli…

Educare i figli, guardarli crescere e constatare la loro abilità nel prendere decisioni autonome e risolvere i piccoli problemi di ogni giorno è una grande soddisfazione per tutti i genitori che capiscono di aver svolto bene il loro compito. Sì perché, anche se i modelli educativi sono radicalmente cambiati rispetto a quando ad essere le figlie eravamo noi, è possibile essere madri moderne senza, per questo, rinunciare all’educazione insegnataci dai nostri genitori. Se il vecchio modello autoritario di famiglia vecchio stampo è ormai irrimediabilmente cambiato e il rapporto tra genitori e figli si è fatto più elastico, spesso senza confini definiti come quelli di un tempo, è ancora possibile replicarne i valori e condividerne la morale, con qualche piccola accortezza.

Il rapporto con la famiglia estesa gioca un ruolo fondamentale. In passato, infatti, il tempo trascorso con i parenti era significativo e la famiglia estesa (nonni, zii e cugini) un elemento importante nell’educazione del pargoletto.
Trascorrere del tempo con i nonni, apprezzare i pranzi ‘di famiglia’ e salvaguardare i rapporti con i famigliari si rivela importante per responsabilizzare tuo figlio all’attenzione e all’amore verso a chi ci sta vicino quotidianamente.

La responsabilità di ciò che abbiamo intorno

Un tempo i figli non erano semplici spettatori della vita quotidiana familiare, ma parte attiva dell’ingranaggio, un appoggio e un aiuto per le faccende casalinghe e un occhio attento e accorto sulle esigenze dei genitori. Oggi, sempre più spesso, i figli si limitano a svolgere i loro impegni scolastici, senza essere stimolati da altre attività in grado di responsabilizzarli maggiormente e di crescerli persone interessate e accorte.
Un primo passo verso il cambiamento viene dal dialogo attento che il genitore deve avere quotidianamente con il proprio figlio.”Dove sei stato?” e “Hai fatto i compiti?” si devono quindi trasformare in richieste concrete, ma anche in un dialogo costruttivo, senza limitarsi ad un semplice scambio di opinioni.

Delegare? Solo quando serve

I ritmi frenetici, gli impegni di lavoro e una routine fatta di scadenze e trasferte ci impone spesso la latitanza familiare, con conseguente delega delle nostre responsabilità a scuola, baby-sitter e nonni. Se, da un lato queste figure sono certamente fondamentali nel processo di crescita del piccolo, è anche vero che gli impegni non possono fornire sempre la scusa per delegare. La figura materna non può essere la sola in grado di impartire insegnamenti e modelli educativi, questo è vero, ma la partecipazione attiva dei genitori (che possibilmente comunicano tra di loro) è l’unica davvero insostituibile. “E’ necessario rivalutare il ruolo dei genitori”, dicono gli esperti, imparando a delegare,dove possibile, senza però sottrarsi alle proprie responsabilità imprescindibili.

Si diventa responsabili!

Educare un bambino alla responsabilità non è compito semplice, ma è qualcosa che nasce e cresce giorno dopo giorno, fin da piccoli.

In particolare:

- è opportuno condividere con il bambino qualsiasi pensiero e decisione la sua età possa comprendere.
- è importante spiegare le decisioni e le risoluzioni prese dai genitori nella vita quotidiana argomentando e chiarendo i dubbi del piccolo, imparando, insomma, a ragionare insieme.
- quando il bambino diventa più grande è opportuno, dove le circostanze lo permettono, cercare di responsabilizzarlo offrendogli l’occasione di partecipare attivamente al processo decisionale, contribuendo a trovare una soluzione lì dove ci fossero dei problemi.
- la responsabilità nasce dalla capacità del genitore di essere un buon ascoltatore, predisposto al punto di vista infantile, pronto al confronto e all’attenzione.

Crescere con responsabilità!

Una volta imparata la lezione, responsabilità ed educazione diventano il bagaglio culturale di tuo figlio che imparerà, a poco a poco, a sentirsi competente e indispensabile. Non solo, dopo averlo responsabilizzato, enfatizzando l’importanza del suo ruolo nelle vicissitudini familiari, il piccolo svilupperà autonomamente l’autocontrollo e l’autodisciplina importanti per avere fiducia in se stesso, prendere le proprie personali decisioni e risolvere i piccoli  problemi, pur contando sull’appoggio dei genitori!

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