PRIMA INFANZIA

L'adozione a distanza

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Come sostenere a distanza un bambino meno fortunato.

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Un sostegno per i bambini

Sono moltissime, in Italia, le famiglie o i singoli che sostengono i bambini a distanza, un impegno costante che non deve essere sottovalutato o preso troppo alla leggera. L’anno scorso, al ‘XIII Forum Nazionale del Sostegno a Distanza’, il numero di italiani che partecipano con i loro contributo a sostenere ‘progetti a distanza’ si attestava intorno ai 2 milioni. Numeri che sembrano continuare a salire grazie al grande numero di associazioni e corporazioni Onlus e Ong, nazionali e internazionali, che ogni anno si impegnano in progetti concreti.

Sostenere a distanza chi è meno fortunato significa principalmente appoggiare e aiutare lo sviluppo di un progetto in cui un singolo bambino o una comunità è inserita. Ognuno di essi, in linea generale, segue tre direzioni, l’istruzione, le cure mediche e la giusta alimentazione: tutte azioni volte a migliorare sensibilmente le condizioni di bambini che crescono in Paesi in situazioni di disagio.

Le associazioni
Scegliere di adottare un bambino a distanza significa donare un contributo costante, che per la maggior parte può variare dai 10 ai 30 euro mensili, a seconda del progetto che si decide di affiancare. Le zone dove tutte queste associazioni, laiche e non, operano riguardano Africa, Sud America, Asia e anche la stessa Europa. Se si desidera intraprendere questo percorso la prima cosa da fare è documentarsi correttamente sugli obblighi e sull’impegno che ogni associazione richiede. Ecco che, qui, è possibile trovare un elenco generale della associazioni a cui richiedere informazioni per trovare il progetto che si preferirà sostenere. Alla base di questo sostegno, infatti, non devono mai mancare impegno, serietà e trasparenza sia da chi offre il progetto sia da chi decide di supportarlo.

L’iter e l’impegno

Nel momento in cui si aderirà ad un associazione benefica, saranno forniti tutti i documenti necessari, le indicazioni da seguire ed eventualmente quale tipo di contatto si potrà avere con un bambino adottato. Normalmente, i bambini ‘adottati a distanza’ scrivono qualche lettera o cartolina con l’aiuto dei supervisori dei progetti, informando i genitori adottivi dei loro progressi, ad esempio scolastici o inviando qualche foto. Tramite alcuni gruppi, è anche possibile fare visita ai villaggi e incontrare direttamente i bambini. In linea di massima i tipi di sostegno sono tre:

Sostegno di un bambino: i contributi serviranno ad accompagnarlo nella crescita e nell’istruzione, spesso all’interno di una associazione che opera sul luogo.

Sostegno di una famiglia: i contribuiti forniranno cibo, vestiti, visite mediche e tutto ciò che potrà essere necessario a dare una vita dignitosa e rispettabile.

Sostegno di un villaggio: i contributi aiuteranno, ad esempio, le strutture scolastiche, gli ambulatori, ecc.

Un impegno di questo tipo, può fornire un esempio concreto per i propri figli, dimostrando l’importanza di aiutare gli altri con piccole rinunce quotidiane.

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