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Il decluttering emotivo rimanda alla pulizia e possiamo intenderlo in due modi, o soffermandoci sugli aspetti emotivi legati al processo di riordino che ci porta a buttare oggetti, oppure focalizzando proprio l'ambito emotivo e mentale e quanto ci procura disagio o senso di oppressione, anche senza che ne siamo consapevoli.
Decluttering emotivo e oggetti
Quando ordiniamo e riorganizziamo le cose, entrano in gioco anche degli aspetti emotivi, infatti c'è una psicologia dell'ordine e una psicologia del disordine, può esserci un senso di confusione legata al disordine nella stanza e una sensazione di pulizia interiore che deriva dall'ordine che vediamo intorno a noi.
In particolare, quando facciamo decluttering, dobbiamo deciderci a buttare o regalare alcune cose, in ogni caso a disfarci e separarci da esse, e non sempre è facile.
Ad ogni modo, quando prendi la decisione di buttare un oggetto, prima di farlo, puoi esprimere gratitudine per esso, per ciò che ha rappresentato per te, come suggerisce il metodo Marie Kondo.
D'altra parte, conserviamo le cose a cui teniamo, quelle che ci procurano gioia o quelle che effettivamente ci servono, in un'ottica essenzialista che mette da parte il superfluo.
Decluttering emotivo: cos'è
Possimo intendere il decluttering emotivo anche con specifico riferimento allo spazio mentale ed emotivo. E dunque, fare decluttering significa liberarci mentalmente da quanto ci impedisce di vivere con serenità, dagli elementi che ci rubano energie mentali. Possono essere pensieri negativi e ossessivi, ferite del passato, rancori e risentimenti, frustrazioni, relazioni tossiche.
Decluttering emotivo: come si fa
Per il riordiano emotivo, puoi provare a diventare consapevole di quale sia la tua spazzatura emotiva, di ciò che è superfluo nella tua vita interiore e in qualche modo la inquina, ti impedisce di vivere una piena serenità. Quindi, lascia andare quanto ti affligge. Puoi aiutarti con pratiche come la mindfulness e diventare più consapevole attraverso le letture sul riordino emotivo e sulla spazzatura emotiva e l'introspezione.
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