Fare attività fisica fa bene, a ogni età e con ogni condizione fisica, ovviamente in base alle proprie esigenze e possibilità. Ci sono dei casi, però, in cui lo sport diventa una vera e propria ossessione, che può mettere a rischio la salute di mente e corpo, soprattutto a livello agonistico, ma non solo. Cos'è l'anoressia atletica, quali sono i sintomi e come si manifesta questa condizione?
Cos'è l'anoressia atletica
Con il termine anoressia atletica si indica quel disturbo che colpisce gli atleti che cercano in modo ossessivo la magrezza per poter migliorare le proprie prestazioni sportive. Riguarda sia chi compete a livello agonistico sia chi, invece, pratica una disciplina sportiva in modo amatoriale.
A differenza dell'anoressia nervosa, che spesso è presente proprio negli atleti, e che si manifesta con insoddisfazione e dispercezione corporea, che portano a cercare di tenere in modo ossessivo sotto controllo il peso, in caso di anoressia atletica si cerca di essere magri a tutti i costi, anche a rischio della propria salute, perché si pensa che così facendo le prestazioni saranno migliori.
Di solito il disturbo colpisce chi pratica sport dove il fisico asciutto è spesso un requisito importante, come la danza classica, la ginnastica artistica, la ginnastica ritmica, l'arrampicata, il pattinaggio e altri ancora.
I sintomi dell'anoressia atletica
I segnali di una possibile anoressia atletica sono cambiamenti improvvisi nel peso, nell'umore, nei livelli di energia, ma anche isolarsi quando tutti gli altri mangiano, rituali prima dei pasti.
L'essere sottopeso è un sintomo da non sottovalutare negli atleti, così come altri comportamenti dannosi volti a tenere sotto controllo i chili (vomito autoindotto, uso di lassativi o di diuretici, ad esempio).
Nel caso i segnali prima descritti vengano notati è bene intervenire il prima possibile, rivolgendosi a un medico e a uno psicologo. Allenatori e famiglie devono prestare molta attenzione.