Chi si trova ad affrontare un percorso di cura, o sostiene una persona cara in questo delicato momento, lo sa bene: le terapie contro i tumori possono provocare fastidiosi effetti collaterali, dalla perdita di capelli all'anemia, dalla nausea a una persistente stanchezza. In alcuni casi, poi, può comparire anche la cosiddetta "chemo brain", che consiste in alterazioni nella memoria e difficoltà di concentrazione.
Più memoria e concentrazione
Ora però uno studio pubblicato sul British Journal of Sport Medicine e condotto da un gruppo di ricerca dello Sheng Jing Hospital di Shenyang, nella Cina orientale, mostra come una certa dose quotidiana di esercizio fisico aiuti non solo a contrastare gli effetti dannosi delle terapie già noti, come i danni a livello cardiovascolare e neurologico, ma anche il deterioramento cognitivo: quella leggera nebbiolina mentale che impedisce di essere sempre presenti a se stessi. Non solo: una moderata attività fisica, scrivono i ricercatori, sembra anche migliorare il benessere psicologico e la qualità della vita in generale. Ecco perché, è la loro conclusione, sarebbe importante includere in modo sistematico il movimento nei protocolli di cura dei tumori.
Esercizi da fare anche a casa
Che un po’ di esercizio fisico sia salutare, per i sani e per i pazienti oncologici, non è una novità. La Società americana di oncologia clinica, per esempio, raccomanda a tutte le persone con tumore di integrare una regolare attività fisica aerobica ed esercizi di resistenza (come ciclismo, nuoto o corsa) nella loro routine quotidiana durante il periodo di trattamento. Soprattutto perché si tratta di attività a basso costo, accessibili e che in parte possono anche essere svolte a casa. L’importante, raccomandano quindi le società scientifiche, è integrare esercizi di concentrazione mentale con le attività di movimento, agendo contemporaneamente sulla respirazione. Perché in questo modo si riduce lo stress, si migliora il sonno, la funzionalità fisica, e si può avere un impatto positivo sulla prognosi.
L’analisi dei ricercatori
Muoversi fa bene al corpo e allo spirito, dunque. E tuttavia ci sono ancora diverse cose che non sappiamo. Ancora oggi per esempio, spiegano i ricercatori cinesi, non esiste una valutazione scientifica completa degli effetti dell’attività fisica sulla salute delle persone colpite da diversi tipi di tumori. Ecco allora che questo nuovo studio aggiunge qualche elemento in più. Il gruppo di ricerca ha infatti analizzato tutti i migliori studi clinici randomizzati condotti su questo tema tra il 2012 e il 2024, selezionandone un’ottantina. L’obiettivo era quello di cercare evidenze di una associazione positiva tra il tipo di esercizio svolto, l’intensità e la durata degli allenamenti, ed eventuali effetti sulla salute sia fisica che mentale in persone colpite da tumore del seno (244 studi, circa la metà del totale), da tumori del sistema digestivo (il 20% degli studi), da tumori ematologici, ai polmoni, alla prostata e diversi altri. Tra i diversi tipi di attività fisica considerati dagli studi clinici, compaiono quelli che promuovono il benessere psicofisico come il Qigong, il tai-chi e lo yoga, ma anche esercizi aerobici e di resistenza, e l’allenamento ad alta intensità.
Più allenamento, più benessere
Alla fine del lavoro di analisi, i ricercatori hanno trovato delle associazioni significative tra l’esercizio fisico e il benessere delle persone con tumore. Gli studi analizzati mostrano infatti che il movimento regolare ha significativi effetti benefici su diversi effetti collaterali associati alla malattia e alle terapie, per esempio riducendo i danni all’apparato cardiovascolare e al sistema nervoso periferico, abbassando il rischio di deficit cognitivi e migliorando la dispnea. Non solo: gli studi considerati dai ricercatori mostrano anche che l’attività fisica incide sulla composizione corporea, regolando la produzione di insulina e della proteina C-reattiva, migliorando allo stesso tempo il sonno, il benessere psicologico, l'interazione sociale, e complessivamente la qualità di vita.
I programmi di Fondazione Libellule Insieme
È anche sulla base di queste evidenze scientifiche che Fondazione Libellule Insieme offre diversi progetti dedicati alle donne colpite da tumore al seno e all’apparato genitale, finalizzati al miglioramento della qualità della vita durante il periodo delle terapie oncologiche. Tornare a volare, per esempio, è il progetto vincitore del programma Community Award dei Bandi Gilead Sciences. Considerando l'interezza della paziente a 360 gradi, il suo obiettivo è quello di offrire alle donne che stanno vivendo l’esperienza della malattia una serie di terapie olistiche che mirano a supportare il benessere fisico, mentale ed emotivo: yoga, ginnastica posturale, massaggi linfodrenanti, trattamenti estetici e un programma sulla nutrizione. Del progetto fa parte l’iniziativa Yoga della salute, un programma a cura dell’insegnante di Raja Yoga Patrizia Tossi per sciogliere tensioni, blocchi e paure che si ripercuotono sulla parte fisica, creando rigidità e dolori. Un percorso di ri-nascita interiore per aiutare le pazienti a ripartire con la giusta marcia alla ri-scoperta della loro forza e della loro luce interiore. Ritrova il tuo benessere psicofisico è invece un percorso integrato per corpo e mente curato dalla osteopata della Fondazione Nicole Bonacina. Attraverso la ginnastica posturale e il linfodrenaggio si interviene sulle diverse problematiche che la paziente deve affrontare dopo un intervento chirurgico o durante le terapie oncologiche.
Redazione di Fondazione Libellule Insieme ETS