Un’emozione benefica, che ti allarga il cuore, ti fa sentire sollevata. È la magia del cinema o, meglio, un potere psicoterapeutico vero e poprio di cui si è accorta anche la scienza, che ne riconosce il valore. Certo, la poltrona dell’Odeon o dell’Astra non può sostituirsi al lettino dell’analista, ma per chi non ha problemi troppo seri, la visione di film può essere un ottimo modo per risolvere un conflitto interiore, ritrovare o conservare la serenità, cogliere uno stimolo positivo.
Ma perché assistere ad un film con Benigni, Julia Roberts o George Clooney può avere effetti così positivi sulla nostra psiche? Non si tratta solo dello svago che la visione di un’opera cinematografica procura, certo che no! Si mette in moto un duplice meccanismo. Da un lato contemplare dall’esterno una storia che, per qualche aspetto, sentiamo vicina a noi, ci dà l’opportunità di vedere con il giusto distacco le passioni e i sentimenti che fanno parte della nostra vita quotidiana. In tal modo li comprendiamo meglio e più a fondo, perché non ne siamo coinvolti e perché il film ce le mostra con arte. Non solo: riceviamo anche la sensazione che i nostri sentimenti siano condivisi anche da altri e ciò ci rassicura, facendoci sentire meno soli. Dall’altro lato il film racconta una storia, una vicenda, in cui ci immedesimiamo. E il racconto, o il vedere raccontata una storia simile alla nostra, è il principio di ogni percorso che ha come scopo la guarigione.
Le emozioni che il buon cinema trasmette arrivano infatti all’anima e possono placare un dolore o risvegliare energie addormentate, generando un impatto davvero positivo sullo spettatore. La scelta della pellicola però dev’essere fatta con criterio. Sono state individuate alcune categorie terapeutiche di film, ognuna rispondente ad un divrso tipo di ‘problemi’. Inoltre la decisione di vedere un film piuttosto che un altro deve tener conto anche dello stato d’animo del momento. Il rischio è di ottenere l’effetto opposto a quello desiderato e di peggiorare il proprio umore.
- Se hai bisogno di maggior sicurezza, noleggia la cassetta o il dvd di film capaci di infonderti il coraggio di sostenere le tue posizioni come Erin Brockovich, con Julia Roberts. O pellicole che sappiano comunicare ottimismo a chi si sente vittima o sfavorito dalla sorte, come La vita è bella di Benigni. Ufficiale e gentiluomo, con Richard Gear insegna a non arrendersi mai. Scient of a woaman, con Al Pacino mostra che verità e onestà possono trionfare su tutto.
- Problemi di coppia? Guarda o vatti a rivedere L’ultimo bacio, con Stefano Accorsi, sulle difficoltà che possono far naufragare una relazione immatura. Il più datato Harry ti presento Sally, con Meg Ryan e Billy Crystal, fa vedere come l’amore possa nascondersi dietro la capacità di riconoscer i propri sentimenti. Casomai è un’iniezione di realistico ottimismo per coppie in crisi che non vogliono mollare. Sliding doors e Serendipity ci fanno capire che a volte al destino piace creare in noi confusione, ma alla fine quello che sembrava un male può dimostrarsi un bene.
- Se il problema che ti affligge trova origine in una dipendenza – alcool, droghe, gioco d’azzardo – due film parlano con acutezza di quest’argomento. Amarsi con Meg Ryan, dove l’alcolista è lei, moglie insoddisfatta e madre di due bimbe; Trainspotting, che mostra il mondo dei giovani tossicodipendenti e i meccanismi che portano un ragazzo a ingannare continuamente se stesso.
- Vuoi uno spunto per comprendere meglio il rapporto genitori-figli? Il padre della sposa è ottimo per sbloccare genitori che soffrono nel vedere i figli andare per la propria strada e vorrebbero fermarli. Anche il celeberrimo e sempre attuale Indovina chi viene a cena ha da dire la sua al proposito e così L’attimo fuggente: padri troppo rigidi possono compromettere la felicità dei figli. Un esempio positivo in tal senso? Buio oltre la siepe con Gregory Peck.
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