Se fai parte anche tu della folta schiera di quanti soffrono del cosiddetto “raffreddore da fieno” saprai, infatti, a tue spese che purtroppo… primavera = allergia. Il sintomo più evidente dell’allergia respiratoria primaverile è dato dai classici starnuti: di solito uno, seguito da un altro e da un altro ancora, fino a costituire, nelle crisi più gravi, delle lunghe, spossanti serie. Ma agli starnuti si sommano molto spesso un fastidioso solletico in gola, tosse, senso di bruciore agli occhi, lacrimazione. Circa l’8% degli italiani soffre di pollinosi, la sindrome legata allo spargimento di pollini nell’aria all’epoca della fioritura, e il numero è in costante crescita.
Le allergie da pollini non vanno sottovalutate, dal momento che anche i disturbi più lievi possono degnerare in asma, se trascurati. Per difendersi in modo efficace è necessario sottoporsi a test per individuare il tipo di polline responsabile della reazione allergica. Una volta identificato l’allergene, è possibile iniziare una profilassi (di solito comincia in autunno) con un vaccino specifico. In alternativa, se i sintomi non sono molto fastidiosi, può essere sufficiente ricorrere ad una terapia per sedare i sintomi stessi ad allergia in atto. Normalmente la terapia è a base di farmaci antistaminici rino-spray o per bocca, ma si stanno facendo strada altre soluzioni non convenzionali, grazie alla medicina omeopatica: Allium cepa per le riniti, Carbo vegetalis per la raucedine, Euphrasia per contrastare la congiuntivite allergica. Possiedono proprietà antistaminiche naturali anche i frutti della Rosa davurica e il Ribes nigrum. Per chi soffre di allergia alle gramiacee un rimedio valido è dato inoltre dalle uova di coturnice liofilizzate.
Ma non è solo attraverso vaccini, farmaci e rimedi omeopatici che si combattono le allergie. È importante evitare il più possibile di esporsi agli allergeni. Se la causa scatenante risiede nei pollini che inondano l’aria, occorre però tenere presente che hanno funzione aggravante l’inquinamento atmosferico e il fumo di sigaretta. In considerazione di ciò l’allergico dovrebbe attenersi a queste regole di comportamento in primavera:
- Chi ha già sofferto in passato di allergie deve cercare di non soggiornare a lungo all’aria aperta
- Alla campagna, ai monti e al lago, meglio preferire il mare per le gite primaverili, per la minore concentrazione di piante in fioritura
- In automobile meglio tenere i finestrini chiusi e montare gli speciali filtri antipolline
- Chi ha la moto si protegge maggiormente ricorrendo al casco integrale anziché a quello aperto
- Non aprire le finestre di casa durante il giorno, ma arieggiare le stanze a sera tarda, quando ci sono meno pollini in circolazione
- Tenere la casa sempre ben pulita e spolverata, preferendo
l’aspirapolvere alla scopa tradizionale che solleva tanto pulviscolo (e pollini) - All’aperto usare gli occhiali da sole, specialmente quelli con lenti avvolgenti e coperture laterali
- Smettere di fumare ed evitare gli ambienti fumosi almeno durante la stagione primaverile
- Non tenere all’aperto per un tempo prolungato i neonati figli di genitori allergici.