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L'amore platonico, che cos'è? Lo abbiamo sperimentato tutti almeno una volta nella vita. È quell'amore che fa battere forte il cuore, ma che non si traduce in una relazione concreta. Per molti filosofi è un sentimento tra i più puri, perché rappresenta l'amore ideale, quello che non viene sfiorato dalla fisicità ma solo dalla spiritualità. Mentre molti psicologici vedono in chi vive sempre e solo amori platonici persone che cercano di fuggire dalla realtà, per paura del confronto. O magari della delusione, già sperimentata sulla propria pelle.
Il suo nome deriva proprio dal filosofo greco Platone, che definisce l'amore platonico come una tensione verso l'infinito che nasce dall'anima con un desiderio e non si esaurisce con una relazione fisica, ma riesce a intraprendere un viaggio molto più profondo. Per molti è l'amore tipico dell'adolescenza, mentre c'è chi oggi lo paragona all'infatuazione online, quando un amore a distanza viene vissuto solo virtualmente senza mai incontrarsi.
L’amore platonico è un amore che esiste, che è forte, che è sempre presente nei nostri cuori, ma che non sfocia in una relazione vera e propria fatta di baci e di intimità. Rimane un rapporto d’amore su un altro livello, un livello molto più alto secondo il filosofo a cui si deve il suo nome e che per primo lo ha definito.
Frasi sull'amore platonico
- L’amore è il desiderio di possedere il Bene per sempre
(Platone)
- Sono platonici solo gli amori impossibili
(Mario Vassalle)
- Per l’amore platonico non può esservi dramma perché in un amore simile tutto è chiaro, puro
(Lev Tolstoj, da Anna Karenina)
- L’amore platonico ha questo di bello: non si ha, poi, la scocciatura di rivestirsi
(Roberto Gervaso)
- L’amore platonico è un vulcano inattivo
(André Prévot)
- Per un attimo le nostre vite si sono incontrate, le nostre anime si sono sfiorate
(Oscar Wilde)
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