PRIMA INFANZIA

Come fare se il tuo bambino si picchia e si fa del male

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Tra i 18 mesi e i 2 anni i bambini assumono degli atteggiamenti violenti verso se stessi e i genitori molto spesso si preoccupano. In realtà, sono comportamenti comuni, volti ad attirare l'attenzione che tendono a svanire con la crescita.

Il tuo bambino ha mai provato a picchiarsi? Dà le testate, si dà le sberle e assume atteggiamenti aggressivi con se stesso. Sebbene possa essere allarmante per i genitori, questo comportamento è piuttosto comune: circa un quarto dei bambini piccoli si colpirà con una certa regolarità in faccia o in testa. I colpi di testa spesso iniziano dopo circa sei mesi di età e raggiungono il picco tra i 18 ei 24 mesi.

Perché lo fanno? Ogni comportamento sta comunicando qualcosa. Tuo figlio è probabilmente frustrato o alla ricerca di attenzioni. Colpirsi può anche essere auto-stimolante, il che significa che fa sentire bene e soddisfa un bisogno sensoriale. Se la causa principale non è ovvia, le famiglie dovrebbero trascorrere una settimana a registrare le osservazioni. Cerca schemi: succede in una certa ora del giorno? Durante un compito particolare? Dopo un determinato tipo di evento? In una certa cornice? La registrazione di questi dettagli può aiutare a determinare il contesto del comportamento e cosa lo causa.

Molti bambini che si picchiano provano emozioni forti che non possono esprimere verbalmente. L'approccio migliore è aiutare tuo figlio a etichettare le proprie emozioni. Prova a dire “sembri arrabbiato" o "sembri triste" e lavora per insegnare loro alcune strategie di coping positive.

Se c'è un chiaro fattore scatenante, si consiglia di modificare l'ambiente o il programma di tuo figlio per rendere meno probabile che si verifichi il comportamento. Ad esempio, se tuo figlio sbatte la testa quando è ora di spegnere la TV e cenare, potrebbe non gestire bene le transizioni. In questo caso, potresti provare a creare un programma visivo per prepararti al cambiamento e utilizzare il metodo del conto alla rovescia. Se tuo figlio sembra essere veramente in difficoltà, tienilo in braccio, dì qualcosa di calmante, dagli un oggetto che trova confortante e rimuovi gli oggetti vicini che possono causare danni.

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