PRIMA INFANZIA

UNICEF Global Nutrition Program: la risposta alla malnutrizione dell’UNICEF

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*Pril e Nelsen supportano l’UNICEF Global Nutrition Program. Con l’obiettivo di combattere la malnutrizione, Pril e Nelsen hanno donato fino ad oggi un totale di 300.000 euro, che contribuiscono a garantire pasti sani per i bambini, un impegno fondamentale soprattutto in questo momento di lotta al Covid-19. L’UNICEF non sostiene né promuove alcuna azienda, brand, prodotto o servizio. Per info www.pril.it/unicef e www.nelsen.it/unicef

Dal 2019 i programmi globali contro la malnutrizione dell’UNICEF hanno due grandi alleati, che anche per il 2020 saranno al fianco dell’organizzazione per l’infanzia. Infatti, Pril e Nelsen, del gruppo Henkel, sosterranno anche per quest’anno i progetti dell’UNICEF contro la malnutrizione infantile.

Questa la situazione globale, prima dello scoppio della pandemia:

  • 144 milioni di bambini colpiti da malnutrizione cronica (determinata da un basso rapporto altezza/età)
  • 47 milioni di bambini colpiti da malnutrizione acuta (basso rapporto altezza/peso)
  • 38,3 milioni di bambini in sovrappeso
  • L'Africa e l'Asia erano le regioni del mondo più colpite da tutte le forme di malnutrizione

Si stima che a causa del COVID-19, senza un’azione immediata, questa situazione già critica potrebbe ulteriormente peggiorare: altri 6,7 milioni di bambini sotto i 5 anni potrebbero soffrire di malnutrizione acuta durante il primo anno della pandemia.

Il rapporto 2020 dell’ONU sullo Stato della sicurezza alimentare e della nutrizione nel mondo ha evidenziato dati particolarmente drammatici: si stima infatti che nel 2019 ben 690 milioni di persone abbiano sofferto la fame, 10 milioni in più rispetto al 2018, con un aumento costante registrato ogni anno dal 2014 e andato di pari passo con la crescita della popolazione mondiale.

I programmi dell’UNICEF sostenuti da Pril e Nelsen mirano a combattere la fame su più fronti, andando ad abbattere quello che è stato definito il triplice fardello della malnutrizione: una combinazione di denutrizione, carenza di micronutrienti e sovrappeso. È per questo che parte dell’azione è sensibilizzare i governi sull’importanza di invertire la rotta.

È infatti essenziale che il cambiamento sia a monte, riducendo gli sprechi alimentari, incentivando i piccoli produttori alla coltivazione e alla produzione di alimenti nutrienti, a promuovere anche cambiamenti delle abitudini della popolazione, così come attivarsi per abbattere quei fattori che possono incidere sull’aumento dei costi dei cibi.

L’UNICEF, dalla sua, si impegna a continuare a migliorare le condizioni di sopravvivenza e di sviluppo dell’infanzia, attraverso i suoi programmi indirizzati a bambini, adolescenti e madri. Nel 2019 l’UNICEF ha fornito 4,2 milioni di terapie nutrizionali per bambini con malnutrizione acuta grave e curato 2,6 milioni di bambini dalla malnutrizione acuta. Tutto questo è avvenuto anche grazie al supporto da parte di Henkel, che ha sostenuto l’organizzazione per l’infanzia tramite la donazione di un contributo per pasti sani per ogni confezione di Pril e Nelsen riportante il logo dell’UNICEF.

Il progetto si è concentrato su prima infanzia, adolescenza, malnutrizione acuta grave e fame nascosta, dando assistenza con servizi di prevenzione alla malnutrizione, terapie di cura e somministrazione di micronutrienti in polvere contenenti vitamine e minerali.

Tanto c’è ancora da fare per raggiungere l’obiettivo Fame Zero voluto dalle Nazioni Unite, ma questi passi sono importantissimi per avvicinarsi alla meta. Con la speranza che la si possa conquistare in fretta.

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