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Sorellanza tra donne: cos'è e perché

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Un quadro su che cos’è la sorellanza tra donne

La sorellanza tra donne è ritornata sui media, sui social, persino in passerella tra le sfilate e forse l'hai sentita anche in qualche discorso. Ma che cos'è?

Possiamo considerarla come un atteggiamento di accoglienza, apertura, ascolto attivo ed empatia verso le altre donne, a partire dalla consapevolezza che in genere è difficile trovare un proprio spazio in una società permeata dal maschilismo e dal patriarcato.

In questo senso riguarda tutte perché non si riferisce ai rapporti tra sorelle, tra mamma e figlia o tra amiche, ma è una modalità di relazione tra le donne che, tuttavia, non coincide necessariamente con l'amicizia o con l'accettazione passiva di tutte le idee e le iniziative per il solo fatto che vengano proposte dalle donne.

Si può concepire la sorellanza come una sorta di solidarietà femminile, una complicità, un'alleanza, uno spazio di comprensione che va oltre la competizione, l'antagonismo e la rivalità, sul piano emotivo, etico e sociale.

L'idea di sorellanza fa pensare che fare rete tra donne, aprirsi alla condivisione, incontrarsi, possa rafforzare le donne stesse, a livello di autostima, crescita, emancipazione.

Karen Ricci, nel libro "Cara sei maschilista!" dà una serie di consigli per vivere la sorellanza: aprirsi alle donne, chiedersi se useremmo lo stesso tipo di giudizio verso un uomo quando valutiamo le donne, "valorizzare il talento femminile", condividere le proprie conoscenze con le donne, incoraggiarne la crescita.

Dal punto di vista storico e sociale, la nozione di sorellanza tra donne si interseca con il femminismo e le sue declinazioni. Infatti, Il termine, sisterhood in inglese, si usa in ambiente femminista in America negli anni '70, ma il concetto viene criticato o problematizzato, per la sua definizione e per la questione della sua pregnanza e capacità inclusiva quando si esce dall'ambito del femminismo occidentale.

Per approfondire, ecco una breve rassegna di alcuni libri e contributi:

  • Libreria delle donne di Milano, "Non credere di avere diritti";
  • Kate Millett: sembra essere la prima a usare il termine “sorellanza”, ha scritto "Sexual politics";
  • Marcela Lagarde, "Pacto entre mujeres. Sorodidad";
  • Robin Morgan, "Sisterhood is Powerful": il libro raccoglie i saggi di diverse femministe;
  • Bell Hooks, "Sisterhood: Political Solidarity between Women", “Feminism Is for Everybody”;
  • “The Black Woman: An Anthology”, con riferimento alla critica della sorellanza e alle istanze delle femministe di colore. A cura di Toni Cade Bambara, comprende contributi della curatrice, di Nikki Giovanni, Audre Lorde, Alice Walker.

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