SCUOLA ED EDUCAZIONE

Ritorno a scuola 2018: le date del rientro e le spese da affrontare per i genitori

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Il ritorno a scuola si avvicina, meglio non farsi cogliere impreparati

Il ritorno a scuola 2018 è fissato per settembre in tutta Italia, ma da quando vige l'autonomia scolastica, ogni istituto ha la libertà di decidere le date del rientro, così come quelle dei giorni di festa non comandati dal calendario.

Le scuole del Sud in genere scelgono di posticipare la data di ritorno sui banchi, un po' per il clima spesso ancora troppo caldo, un po' e soprattutto per venire incontro alle richieste della Regione e alle esigenze del territorio.

Quest'anno poi il 15 settembre, solitamente scelto dalla maggior parte degli istituti per l'apertura dei cancelli, cadrà di sabato, motivo per cui le scuole hanno scelto di aprire il lunedì prima o quello dopo rispetto alla metà esatta del mese. Ma c'è anche chi anticiperà/posticiperà il rientro. Gli studenti della provincia autonoma di Bolzano saranno sui banchi già il 5, mentre in Puglia gli alunni torneranno a fare lezione il 20.

Ritorno a scuola il 10 settembre 2018

  • Abruzzo
  • Basilicata
  • Friuli-Venezia Giulia
  • Piemonte

Ritorno a scuola il 12 settembre 2018

  • Campania
  • Lombardia
  • Molise (13 settembre)
  • Sicilia
  • Trentino-Alto Adige/Südtirol
  • Umbria
  • Val d'Aosta
  • Veneto

Ritorno a scuola il 17 settembre 2018

  • Calabria
  • Emilia Romagna
  • Lazio
  • Liguria
  • Marche
  • Sardegna
  • Toscana

Ritorno a scuola 2018: le spese per i genitori

Ovviamente, oltre a conoscere le date di rientro a scuola, per i genitori è importante stilare una lista degli articoli necessari per i proprio figli, in modo da arrivare pronti al primo giorno. Per quanto riguarda i libri, la spesa più elevata, è bene capire quali e quanti siano i testi da acquistare subito.

Molti docenti infatti mettono in lista libri che utilizzeranno nel secondo trimestre o addirittura nella seconda parte dell'anno scolastico. Se così fosse abbiamo più tempo per cercare delle buone offerte o dei testi usati, il modo migliore per abbattere i costi. Per i dizionari vale la stessa regola.

Di sicuro zaini, diari e quaderni a righe e quadretti, più astucci, penne e matite sono essenziali per qualunque studente. Ma a parte la cartoleria consumabile, le altre cose possono essere riciclate dagli anni passati se sono ancora in buono stato.

Attenzione alle materie tecnico-artistiche dei nostri figli, perché potrebbe essere necessario acquistare una valigetta con compassi, righe e goniometri e una con colori ad olio, carboncini e fogli A4. In genere questa spesa non è immediata, perché saranno i professori a indicare di volta in volta cosa serve.

Se i nostri figli sono ad elementari e medie, da prevedere anche l'acquisto del grembiule, quasi sempre richiesto dalle scuole, soprattutto quelle primarie. In questo caso, se ci sono fratelli o cuginetti più grandi, si possono riciclare i loro grembiulini ed evitare anche questa spesa.

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