FRASI E AUGURI

Le poesie più belle sull’estate da leggere in relax

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Le poesie sull'estate tra le più belle da leggere con la bella stagione

La stagione calda è sinonimo di vacanze e di relax. Quanto è bello fermarsi all’ombra di un albero o in pineta a pochi metri dalla riva del mare mentre le onde si infrangono sulla battigia. Dove si sentono solo i rumori della natura e della bella stagione. Tra le idee più rilassanti c’è quella di leggere un buon libro o qualche bella poesia a tema estate

Magari ascoltando con le cuffiette un po’ di musica soft che faccia da sottofondo, e lasciando che lo sguardo si perda all’orrizzonte. Ecco le poesie piu belle sull’estate da leggere in relax.

Estiva

Distesa estate,
stagione dei densi climi
dei grandi mattini
dell'albe senza rumore
ci si risveglia come in un acquario
dei giorni identici, astrali,
stagione la meno dolente
d'oscuramento e di crisi,
felicità degli spazi,
nessuna promessa terrena
può dare pace al mio cuore
quanto la certezza di sole
che dal tuo cielo trabocca,
stagione estrema, che cadi
prostrata in riposi enormi,
dai oro ai più vasti sogni,
stagione che porti luce
a distendere il tempo
di là dai confini del giorno,
e sembri mettere a volte
nell'ordine che procede
qualche cadenza dell'indugio eterno.

(Vincenzo Cardarelli)

La bella stagione

Digiuna estranea perduta,
sola sola senza un soldo,
una ragazza minorenne,
ritta,
impietrita,
a Place de la Concorde,
a mezzogiorno del Quindici Agosto

(Jacques Prevert)

L' assenza

Un bacio. Ed è lungi. Dispare
giù in fondo, là dove si perde
la strada boschiva, che pare
un gran corridoio nel verde.

Risalgo qui dove dianzi
vestiva il bell'abito grigio:
rivedo l'uncino, i romanzi
ed ogni sottile vestigio...

Mi piego al balcone. Abbandono
la gota sopra la ringhiera.
E non sono triste. Non sono
più triste. Ritorna stasera.

E intorno declina l'estate.
E sopra un geranio vermiglio,
fremendo le ali caudate
si libra un enorme Papilio...

L'azzurro infinito del giorno
è come seta ben tesa;
ma sulla serena distesa
la luna già pensa al ritorno.

Lo stagno risplende. Si tace
la rana. Ma guizza un bagliore
d'acceso smeraldo, di brace
azzurra: il martin pescatore....

E non sono triste. Ma sono
stupito se guardo il giardino...
stupito di che? non mi sono
sentito mai tanto bambino....

Stupito di che? Delle cose.
I fiori mi paiono strani:
ci sono pur sempre le rose
ci sono pur sempre i gerani...

(Guido Gozzano)

D’estate

Le cavallette sole
sorridono in mezzo alla gramigna gialla;
i moscerini danzano nel sole
trema uno stelo sotto una farfalla.

(Giovanni Pascoli)

Sarà estate

Sarà Estate – finalmente -
Signore – con ombrellini –
Signori a zonzo – con Bastoni da passeggio –
E Bambine – con Bambole –

Coloreranno il pallido paesaggio –
Come fossero uno splendente Mazzo di fiori –
Sebbene sommerso, nel Pario –
Il Villaggio giaccia – oggi –

I Lillà – curvati dai molti anni –
Si piegheranno sotto il purpureo peso –
Le Api – non disdegneranno la melodia –
Che i loro Antenati – ronzarono 

La Rosa Selvatica –
arrosserà nello Stagno –
L’Aster – sulla Collina
Il suo perenne aspetto – fisserà –
E le Genziane del Patto - le frange -

Finché l’Estate ripiegherà il suo miracolo –
Come le Donne – ripiegano – le loro Gonne –
O i Preti – ripongono i Simboli –
Quando il Sacramento – è terminato –

(Emily Dickinson) 

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