Comunemente tutti la conoscono come erba della miseria o pianta della miseria, ma in realtà il suo vero nome è tradescantia zebrina. Stiamo parlando di una pianta da interno molto resistente, che è famosa per il colore delle sue foglie: lunghe circa 6 centimetri, hanno strisce zebrate color verde, argento, viola nella parte superiore, mentre nella parte inferiore sono viola scuro.
La pianta si chiama erba miseria o della miseria perché è molto resistente. Lei è in grado di sopravvivere anche agli agenti atmosferici più intensi, come la siccità o le alluvioni. Ama il caldo forte, ma non soffre nemmeno se fa molto freddo. Può vivere alla luce dei raggi solari, ma anche nascosta da questi ultimi.
La pianta è originaria del Messico e del Guatemala: possiamo tranquillamente portarla nelle nostre case per arredare ogni ambiente con un tocco esotico e di colore davvero particolare e curioso. Sicuramente è una pianta non banale e che si fa notare, ovunque decidiamo di sistemarla. Possiamo sia posizionarla in una zona di casa nostra illuminata dal sole, sia nelle zone meno esposte a fonti luminose. Solitamente preferisce l'ombra, ma possiamo metterla anche sul balcone, a patto che la luce diretta del sole non arrivi a bruciare le sue bellissime foglie.
La pianta da interno ha bisogno di un terreno ricco di sostanze nutritive, a c'è anche chi sfrutta la coltura idroponica per poterla far crescere velocemente e nel migliore dei modi. Nel terreno ci vuole un concime adeguato per la sua crescita, che avviene dal mese di marzo a quello di ottobre. In inverno dovremo provvedere a concimarla molto meno.
Non è una pianta che ha bisogno di molta acqua: possiamo innaffiarla solo una volta a settimana, accertandoci che il terreno non sia troppo umido: in questo caso dobbiamo aspettare un po' prima di dare nuova acqua.
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