GALATEO MODERNO

Come firmare secondo il Galateo

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Ebbene sì, il Galateo ci dice anche come si firma.

Il Galateo ci dà risposte su ogni cosa. Anche su come apporre la nostra firma su un documento o su una firma. Ormai lo sappiamo che le regole del bon ton vanno applicate in ogni momento della nostra giornata, per sapere sempre come comportarci in ogni occasione. Firmare sembra facile, ma le domande che ci assillano sono molte: prima il nome o prima il cognome? Leggibile o scarabocchio? Corsivo oppure no? Sapere come firmare secondo il Galateo è fondamentale, per non essere mai impreparati. Anche con una penna in mano.

Le regole basi per una firma perfetta sono le seguenti secondo il Codice Civile, Libro primo articoli 6 e 91, e la Legge sull'Ordinamento dello Stato Civile (articoli 42,45, 55, 73, 75, 77, 96, 126, 140, 181):

  • prima il nome e poi il cognome
  • in caso di secondo nome, questo va messo tra nome e cognome
  • firmare in modo esteso o leggibile quando i documenti di legge lo prevedono
  • no alle abbreviazioni (consentite solo in caso di firme consecutive sullo stesso documento)
  • non firmare sopra la scritta stampata del nome
  • i titoli professionali non vanno inseriti nella firme

Secondo le regole del Galateo, invece, in caso di firma di coniugi, è bene che firmi prima la moglie e poi il marito. Il solo nome, senza il cognome, si può usare solo in caso di saluti informali, lettere, mail personali, biglietti di auguri. Fino al 1975, invece, il Galateo prevedeva che le donne coniugate firmassero con il cognome del marito seguito da quello da nubile, ma oggi non si usa più. In caso di divorzio o morte del coniuge si tornava comunque a usare il cognome da nubile.

Inoltre, sarebbe bene firmare con una penna blu o una penna nera e mai con penne colorate, nemmeno di rosso. Senza mai uscire dagli spazi previsti per la firma.

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