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Il lato piccante della vita

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Tabasco, chili, paprika, kiruchi, santaka, pickeenu, mircha, rocotillo, peparussi: ecco mille modi per dire peperoncino.

Tabasco, chili, paprika, kiruchi, santaka, pickeenu, mircha, rocotillo, peparussi: ecco mille modi per dire peperoncino. Questa pianta appartiene alla famiglia delle Solanacee. Nelle nostre zone si semina in primavera, fiorisce all'inizio dell'estate e fino all'autunno si copre di bacche variopinte.

In natura ci sono diverse qualità di peperoncini:
-          Campana: pianta poliennale che cresce anche oltre i due metri. I suoi frutti dalla caratteristica forma a "campana", sono grandi circa cinque centimetri ed hanno un sapore piuttosto delicato.

-          Blueberry: cresce in cespugli alti non più di un metro. Le sue bacche sono lunghe non più di due centimetri, di colore verdi o blu cupo quando sono acerbe.

-          Arlecchino: i frutti della pianta crescono in cespugli piuttosto bassi e assumono un colore cha va dal viola, all'arancione al rosso a seconda della maturazione. Sono molto piccanti e sono molto usati come pianta ornamentale.

-          Habanero: è il re dei peperoncini. Nasce in Messico e nei Carabi in piccoli cespugli. E' considerato il peperoncino dal sapore più forte. Quando è acerbo assume un colore verdastro e diventa arancione quando è maturo.

-          Alba: la bacca raggiunge i cinque centimetri, è di media piccantezza e da acerba assume un colore giallo limone. La pianta rifiorisce spesso e viene usata anche per composizioni floreali.


La sostanza contenuta nel peperoncino, utile dal punto di vista medico è la capsaicina: questa bacca contiene anche flavoidi, carotenoidi, vitamine B, Pp, E, C, acidi organici e proteine.

La capsaicina ha la capacità di ridurre la trasmissione dello stimolo doloroso: applicandola più volte sulla parte sofferente infatti produce la desensibilizzazione dei neuroni sensoriali. Alcuni maestri orientali, della disciplina "ayurvedica", usano il peperoncino in polvere per eseguire dei massaggi che riscaldando il corpo eliminando lo stress.


Sperimenta anche tu le proprietà del peperoncino.


Hai spesso i piedi freddi? Spargi alcuni granelli di peperoncino nelle scarpe e nei calzini, all'interno di esso si diffonderà una piacevole sensazione di caldo (attenzione però a non spargerne in eccesso, sentiresti troppo calore e bruciore).

Vuoi nutrire il cuoio capelluto e rendere i capelli più morbidi ? Prova a fare una maschera di licania arborea e peperoncino. Questo tipo di maschera ha una formulazione ricca con effetto nutriente e ristrutturante. E' consigliata su tutti i tipi di capelli, in particolare su quello sfibrati e inariditi da permanenti e tinture. L'azione dei derivati del cocco, la litania, donano morbidezza, pettinabilità e volume anche sui capelli difficilmente trattabili: applicane una minima quantità sui capelli lavati e tamponati, massaggiali delicatamente e attendi due minuti prima di risciacquare. Asciuga i capelli a calore moderato.

Se hai acquistato questo frutto fresco e vuoi conservarlo, ecco come devi fare.
Per mantenere tutto il suo profumo e l'aroma, ricorda di non tenerne una scorta troppo grande poiché questa bacca dopo un anno non riesce più a mantenere inalterate le sue principali caratteristiche. Surgelandolo riuscirai a conservare quasi totalmente le caratteristiche del peperoncino fresco, tranne naturalmente la compattezza della polpa che viene a perdere la sua naturale croccantezza. Chiudilo all'interno dei normali sacchetti di plastica in commercio, dai quali avrai fatto uscire l'aria. È un sistema perfetto per chi predilige il frutto fresco da tagliare a pezzettini per prelibati spaghetti al pomodoro o su dello spezzatino con patate.

Preferisci conservarli sottolio? La procedura è semplicissima: puoi utilizzare sia i peperoncini freschi che quelli secchi. Prendi un barattolo di vetro, con il coperchio a vite, riempilo per un quarto del volume di peperoncini tagliandoli in pezzi grossi. Aggiungi olio extra vergine di oliva fino a riempire il barattolo e lascia riposare il tutto per almeno due mesi così l'olio si impossesserà dell'aroma e di tutte le altre proprietà del peperoncino: usalo a crudo, su insalate, carni e formaggi stagionati.

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