IDEE IN CUCINA

Buon riso a tutti!

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Comune, semifino, fino e anche superfino per la lunghezza dei chicchi. Ma anche parboiled, converted o arricchito..

E ancora, per i veri intenditori, nero o wild, Thai&Red (nato da due pregiate varietà orientali) e Venere, l'integrale nero originario della Cina. L'elenco potrebbe continuare, ma quanto scritto basta per capire che in commercio di varietà di riso ne esistono veramente tante. Stando alle statistiche in Italia, che peraltro è il maggior produttore europeo, in media se ne consumerebbero all'anno 5 chili a testa, contro gli 80 di un giapponese e i ben 120 di un abitante dell'Indocina.

Ricco di vitamine, amido e sostanze nutritive il riso non dovrebbe mai mancare nella nostra dieta durante tutto l'anno, ma è soprattutto nei mesi invernali che andrebbe riscoperto. E non solo perché il nostro metabolismo rallenta e abbiamo bisogno di elementi nutrienti ma al tempo stesso leggeri. E' stato dimostrato, infatti, che il riso può essere un prezioso alleato nel combattere gli stati febbrili ed influenzali così frequenti nella stagione fredda. Facilmente digeribile, adatto a tutte le età e anche a chi ha intolleranze al grano in quanto senza glutine, è un ottimo alimento dagli effetti benefici per la nostra salute ed il nostro organismo. Se bollito è particolarmente indicato per chi soffre di colite, disturbi digestivi e diverticolite.

La varietà integrale, invece, conservando grazie ad una raffinazione ridotta al minimo parte della crusca e una quantità maggiore di vitamine, minerali e fibre rispetto a quello bianco, è consigliabile a chi soffre di stipsi o segue una dieta (a proposito di calorie, sono 350 quelle fornite da un etto). E, infine, forse non tutti sanno che il cereale più ricco di carboidrati vanta persino proprietà afrodisiache. Anche non mangiato, il riso è un vero amico per la pelle. Perché allora non concedersi un bel bagno rigenerante per mantenere la pelle giovane ed elastica semplicemente sciogliendo nell'acqua dell'amido di riso? In caso di dermatosi, invece, fallo bollire a lungo fino ad ottenere una pastella liquida da poter applicare.

Ma se hai in mente una cena e non vuoi sfigurare ecco il decalogo per cuocerlo come si deve e soddisfare così anche il palato più esigente. Regola n°1: ogni varietà ha la sua ricetta. E allora scegli fini e superfini per risotti e contorni; quelli comuni per minestre e dolci e i semifini per preparare antipasti, risi in bianco e supplì. Regola n°2: le dosi. A seconda del piatto, per una porzione ideale regolati così: 50 grammi per le minestre, 70 per i contorni e 100 per piatti unici. Regola n°3: per non ridurre le sue proprietà nutritive non lavarlo mai prima dell'uso e per cuocerlo versalo in liquidi bollenti. Infine ricordati di toglierlo dal fuoco qualche istante prima che la cottura sia ultimata. Questo perché continua a cuocere anche a fuoco spento e peraltro il riso troppo cotto non solo non è buono, ma non è nemmeno più digeribile di uno poco cotto.

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