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Dieta del minestrone: quanto si perde e lo schema da seguire

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La dieta del minestrone permette una perdita di peso veloce ma non duratura

Una delle diete più gettonate in quel d’America è la cosiddetta dieta del minestrone, un regime alimentare piuttosto scarso di calorie, ideato da un cardiologo di Saint Louis per i pazienti in sovrappeso che dovevano sottoporsi ad interventi al cuore. L’obiettivo era una rapida perdita di chili in due settimane, per diminuire i rischi delle operazioni chirurgiche.

Ma come spesso accade, la dieta del minestrone è divenuta famosa anche fuori dal contesto ospedaliero e fuori dai confini statunitensi, convincendo in molti a seguirla. In realtà i chili persi possono essere effettivamente molti, fino a 5-6 già nella prima settimana, ma si tratta soprattutto di liquidi e massa magra, che si recuperano velocemente appena si mangia normalmente.

Qualcosa di positivo nella dieta del minestrone però ci può essere, a patto che il regime non sfori le due settimane, meglio se una sola e la si segua più come depurazione che come mezzo per ottenere un dimagrimento duraturo. Il che non potrebbe proprio essere, in quanto ha un menù molto ipocalorico e privativo.

Un modo per renderla un pochino più bilanciata è di seguire le sue regole solo per uno dei pasti principali, ad esempio mangiando minestrone solo a cena. A pranzo invece scegliendo, a giorni alterni, un piatto di pasta integrale con verdure, oppure un secondo di carne bianca o pesce, da condire solo con succo di limone ed erbe aromatiche.

Per i puritani lo schema che riguarda la dieta del minestrone è decisamente meno vario e prevede su sette giorni, entrambi i pasti principali a base appunto di minestrone di verdure, da condire con un cucchiaio di olio extravergine di oliva. La colazione e gli spuntini saranno invece a base di tè o tisane senza zucchero e frutta.

C’è un’altra variante meno rigorosa alla dieta classica del minestrone e prevede che questo venga arricchito con ingredienti diversi dalle sole verdure a basso tenore di carboidrati. In molti infatti prevedono l’aggiunta di una patata, o anche di legumi, per rendere più bilanciato l’apporto di nutrienti.

Ribadiamo che la dieta del minestrone è un regime poco equilibrato e non adatto a tutti.

 

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