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I luoghi del commissario Montalbano: scopri i gioielli della Sicilia

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I luoghi di Montalbano: una breve guida sui gioielli della Sicilia immortalati nella celebre fiction italiana.

I luoghi del commissario Montalbano, simpaticissimo e famoso commissario di polizia nato dalla penna di Andrea Camilleri, sono località dai nomi di fantasia. Vigata, Montelusa, Mannara, Marinella, non esistono. Sono stati ricreati in luoghi della Sicilia meravigliosi, come Porto Empedocle, Sciacca, Menfi e altre località in provincia di Agrigento. Inoltre, nei venti episodi di Montalbano sono state girate anche scene in provincia di Ragusa, come Scicli, Ispica, Santa Croce, Modica, Vittoria, o come Tindari, provincia di Messina, Favignana e San Vito Lo Capo, provincia di Trapani, e Siracusa.

Questa fortunata serie televisiva ha quindi il merito di aver fatto conoscere a un grande pubblico le località stupende di una Sicilia ancora incontaminata, scrigno di gioielli a volte poco conosciuti. Una Sicilia autentica, ricca di tradizioni ma evoluta, dove i colori e i sapori della cucina tipica sono il completamento di una vacanza all’insegna del mare, della cultura, dell’arte barocca e non solo.

Facciamo allora una “passeggiatatra i luoghi del commissario Montalbano incominciando proprio da Porto Empedocle, provincia di Agrigento (Vigata, nella serie televisiva), il paese natale di Andrea Camilleri. Qui, appena fuori dal centro abitato, troviamo la spiaggia di Punta Secca (Marinella), con un largo arenile e un mare di un azzurro intenso. Per chi volesse è possibile soggiornare nella casa di Salvo, che oggi è diventata un B&B frequentato ogni anno da numerosi turisti provenienti da tutto il mondo.

L’antico Porto è uno dei gioielli della cittadina; durante la dominazione araba, Porto Empedocle fu uno dei porti più importanti e ancora oggi riveste un notevole interesse storico-culturale.
Puoi inoltre visitare anche la torre di Carlo V°, una torre costruita nel XVI° secolo per difesa e trasformata dai Borboni in una prigione. Visitabile tutti i giorni dalle 9.00 alle 13.00- 20.00.

Non puoi andare via da Porto Empedocle senza aver visitato “La scala dei Turchi”, una falesia di marna bianca che si adagia placida nel mare cristallino e che crea suggestivi contrasti cromatici. È una roccia bianchissima che, scendendo verso il mare, assume la forma di una vera e propria scalinata. Un autentico miracolo della natura.

Sempre per conoscere alcuni scorci di Vigata, facciamo un salto a Ibla, la parte antica di Ragusa. Qui sono state girate moltissime scene della famosa fiction, dove la Piazza del Duomo e la Chiesa di San Giorgio hanno più volte simulato il centro di Vigata.

Continuando la nostra passeggiata nei luoghi di Montalbano ci fermiamo a Scicli (Montelusa) sempre in provincia di Ragusa. Nella sede del comune di Scicli sono state girate le scene che riprendevano il commissariato. La stanza del sindaco è servita per simulare la stanza del Questore.

Scicli è una città monumentale barocca, ed è stata nominata dall’Unesco, insieme alla Val di Noto, patrimonio dell’umanità. Ha una storia antichissima: ritrovamenti archeologici confermano contatti con i Greci e sono state ritrovate tracce anche dei Cartaginesi che la dominarono fino alla conquista dei Romani. Passò poi ai Bizantini e cadde in seguito nelle mani dei Barberi. Scicli deve la sua fama e le sue bellezze soprattutto all’arte barocca.

Imperdibile  - tra i luoghi di montalbano - il Palazzo Beneventano. Da visitare anche Palazzo Fava, Palazzo Spadaro, Chiesa di San Bartolomeo, San Giovanni Evangelista, Santa Maria della Consolazione, Santa Maria la Nova, il Convento dei Cappuccini, il Convento di Sant’Antonio.

Prima di lasciare la provincia di Ragusa, è d’obbligo un tour al castello di Donnafugata, sontuosa dimora nobiliare del tardo ottocento che, nei luoghi di Montalbano, ha rappresentato la villa del boss Balduccio Sinagra. Dopo questa immersione tra i gioielli tardo-barocco di Scicli, un’escursione al mare è proprio quello che ci vuole, specialmente se il mare è simile a quello dei caraibi. Parliamo delle acque di San Vito Lo Capo, provincia di Trapani.

Perla indiscussa del mare siciliano, è stata più volte insignita del titolo di “Spiaggia più bella d’Italia. 
La sua sabbia è finissima e bianca. In alcuni punti il bagnasciuga si presenta di colore rosato, fenomeno che si verifica per la presenza di conchiglie naturalmente triturate miscelate alla sabbia. Il mare è cristallino, di colori cangianti e degradanti.

Da un colore sabbia vicino alla riva, man mano che ci si addentra verso il mare più profondo i colori assumono diverse tonalità di azzurro, fino a diventare di un blu intenso. Sembra di stare in un atollo del mar delle Antille.

La cittadina è votata al turismo già da svariati anni. La capacità di preservare il territorio, i prezzi assolutamente vantaggiosi, la grande offerta sia alberghiera che di ristorazione accessibile a  tutte le tasche sono state scelte premiate. Ogni anno, infatti, una grande quantità di turisti, sia italiani che stranieri, affollano i suoi tre chilometri di spiaggia incantevole.

Nei dintorni troviamo la Riserva naturale dello Zingaro: sette chilometri di costa frastagliata tra San Vito Lo Capo e Scopello, in cui scogli che degradano verso il mare, separano fantastiche spiaggette pavimentate da ciottoli bianchissimi. Qui potrai fare un tuffo nella natura selvaggia e incontaminata, per godere di un mare di indiscussa bellezza, lontanissimo dalle chiacchiere d’ombrellone.

La vegetazione intorno è quella tipica mediterranea e a farla da padrona è la famosissima palma nana che ricopre letteralmente i costoni di roccia prospicienti il mare. Con questa pianta venivano anticamente costruiti oggetti che oggi sono custoditi nel piccolo museo della Riserva. Il luogo è protetto e vi trova riparo la piccola fauna endemica, insieme a una quarantina di specie di uccelli che hanno eletto a loro dimora questo posto incantevole. Bellissima, a ridosso della riserva, “La Tonnara del Secco”, set dell’episodio di Montalbano “Giro di Boa”.

Da non dimenticare che, a fine settembre, a San Vito si svolge il Cuscus Festival. È allora che la città viene invasa da sapori e profumi esotici in una superba ambientazione di origine araba.
Siracusa è stata la location degli episodi di Montalbano “Giro di boa” e “Par condicio” e non puoi lasciare la Sicilia senza averla vista. Cicerone definì Siracusa “la più bella città che i Greci costruirono in occidente”.

Anche Siracusa è stata insignita dall’Unesco col titolo di patrimonio dell’umanità. Il più importante sito archeologico della città è il parco della Neapolis. Vi si trovano il Teatro Greco l’Anfiteatro Romano, l’Orecchio di Dionisio, le Latomie (cave di pietra in cui furono fatti morire di fame e di stenti schiavi, delinquenti, o, prigionieri di guerra), e l’ara di Gerone, tiranno greco che fece innalzare un’ara monumentale in onore di Zeus nel terzo secolo avanti Cristo.

L’isola di Ortigia è il centro storico di Siracusa, che nasce su una vera e propria isola collegata alla terraferma attraverso un ponte. Passeggiare per le sue viuzze strette e antiche, per poi giungere nella splendida Piazza Duomo con la sua chiesa costruita su di un antico tempio greco, è un esperienza veramente affascinante. Splendido il Castello di Miniace, il Tempio di Apollo e il Duomo.

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