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Cosa vedere a Venezia durante la 57° Biennale Arte 2017

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Il 2017 è anno di Biennale Arte. La 57° edizione, che terminerà a fine novembre, mette in mostra 120 artisti provenienti da 51 paesi e 85 Partecipazioni Nazionali negli storici Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia.

Venezia è quella città in cui bisognerebbe pianificare una visita almeno una volta l'anno, possibilmente in stagioni diverse, per vedere come questa città magnifica muta con il clima e le maree.

Venezia è già di per sé un'opera d'arte ma diventa un posto incredibile durante la Biennale Arte. Il 2017 quindi è l'anno giusto per concederti almeno 2 giorni di full immersion tra mostre musei e bellezze cittadine, messe ancora più in risalto dalle tantissime istallazioni sparse per la città.

VIVA ARTE VIVAquesto il titolo scelto dalla curatriceChristine Macel per la 57° Esposizione Internazionale d’Arte - chiuderà i battenti solo il 26 novembre, garantendoti 6 mesi di tempo per pianificare la visita in ogni dettaglio.

La Biennale si snoda tra i Giardini e l'Arsenale. Sono presenti 120 artisti provenienti da 51 paesi; di questi, 103 sono presenti per la prima volta. I paesi che espongono sono 85 e per la prima volta ci sono anche Antigua e Barbuda, Kiribati e la Nigeria.

Il Padiglione Italia si trova alle Tese delle Vergini in Arsenale e quest’anno è stato curato da Cecilia Alemani, a cui va il merito d'aver portato l'impressionante opera di Roberto Cuoghi (nella GALLERY) La Biennale è una manifestazione diffusa in tutta la città e coinvolge indirettamente delle mostre importantissime, come l'incredibile – e dal valore non quantificabile - Treasures from the Wreck of the Unbelievable di Damien Hirst, a Palazzo Grassi e Punta della Dogana.

Per vedere la Biennale non devi necessariamente essere un'esperta d'arte ma di sicuro essere pronta ad incuriosirti ed entrare nello spirito dell'edizione. VIVA ARTE VIVA è ispirata all'umanesimo, come dice Christine Macel, e celebra la capacità dell'uomo, attraverso l'arte, di non essere dominato dalle forze che governano quanto accade nel mondo ma di resistere e liberarsi.

COSA VISITARE SUBITO

Anche in questo caso, se non hai mai visitato Venezia e i Giardini della Biennale, dovresti cominciare da lì. I padiglioni nazionali sono architetture perenni a cui vale la pena gettare un'occhiata, indipendentemente dall'interesse per i singoli progetti esposti al loro interno.

Anche quest'anno il British Pavilion ospita una grande artista: Phillida BarlowMark Bradford ha trasformato il padiglione USA in una forma di resistenza politica nell'istallazione "Domani è un altro giorno" che cita la classica frase di Via col vento. Anne Imhof, astro nascente tedesco, ha coreografato una performance particolarmente potente per il padiglione Germania.

La Biennale di quest'anno è decisamente proiettata verso il mondo femminile, specialmente nel percorso dell'Arsenale (guarda la GALLERY) a partire dalle opere dell'italiana Maria Lai. Il tema è particolarmente articolato e riflette il momento storico in cui viviamo, nel bene e nel male, lasciando al visitatore il compito di cogliere gli spunti che gli sono più affini, con grande libertà.

IN GIRO PER LA CITTÀ

A parte Hirst – che ha bisogno da solo di 4 ore di visita tra le due sedi - è imprescindibile la mostra di Jan Fabre "Glass and Bone Sculptures". Ospitata all'interno dell'Abbazia di San Gregorio (Dorsoduro, 172) la mostra ripercorre l’opera di Fabre dalle sue origini, innescando una riflessione filosofica, spirituale e politica su vita e morte attraverso la centralita` della metamorfosi, proponendo opere in vetro e ossa, realizzate nel periodo 1977 – 2017. Consulta la GALLERY per altri luoghi da visitare degni di nota.

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