DONNE E LAVORO

Una vita da scienziata negli scatti di Gerald Bruneau

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Le donne sono raramente interpellate dai media in qualità di esperte. A spiegare e interpretare il mondo sono quasi sempre gli uomini. Fondazione Bracco realizza una mostra per presentare volti e competenze di alcune delle scienziate del progetto #100esperte, nato per valorizzare l’expertise femminile in settori percepiti ancora come dominio maschile. La mostra, con gli scatti del celebre fotografo Gerald Bruneau, è incentrata sulle STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) e apre al pubblico il 16 gennaio 2019 a Milano presso il CDI - Centro Diagnostico Italiano. Scorri la GALLERY per scoprire il volto di alcune delle migliori scienziate italiane.

Numerose ricerche sulla presenza femminile nell’informazione dimostrano che le donne sono raramente interpellate dai media in qualità di esperte. A spiegare e interpretare il mondo sono -nell’82% dei casi secondo i risultati nazionali del Global Media Monitoring Project 2015 - quasi sempre gli uomini.

Per superare i pregiudizi nella pratica scientifica - che l’immaginario collettivo delinea ancora come prettamente maschile -  e per contribuire alla costruzione di una società paritetica - in cui soltanto il merito sia il criterio con cui ottenere un avanzamento di carriera e visibilità - nel 2016 è nato il progetto “100 donne contro gli stereotipi” da un’idea dell’Osservatorio di Pavia e dell’Associazione Gi.U.Li.A. in collaborazione con Fondazione Bracco e con il supporto della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea.

Accanto alla banca dati online già costituita, Fondazione Bracco ha sostenuto la mostra fotografica “Una vita da scienziata – I volti del progetto #100esperte”, un progetto artistico che propone una narrazione complementare: l’obiettivo è avvicinare il grande pubblico al volto femminile della ricerca e allo stesso tempo a rappresentare la scienza come bellezza, accessibilità e - perché no - divertimento.

Biologhe, chimiche, farmacologhe, ingegnere, astrofisiche, matematiche, chirurghe, paleontologhe, informatiche sono solo alcune delle professioni, condotte ai massimi livelli, delle scienziate ritratte dal celebre fotografo francese Gerard Bruneau.

Osservare ogni ritratto è come attraversare una soglia, che dà accesso ad ambienti protetti, privati, a spazi di ricerca e pensiero. Sono i luoghi di lavoro delle esperte: laboratori, università, ambulatori, in cui ogni giorno donne e uomini si impegnano per spostare i confini della conoscenza.

 “La nuova presa di coscienza delle donne in tutte le parti del mondo è una straordinaria leva di cambiamento sociale e politico”, sottolinea Diana Bracco, Presidente di Fondazione Bracco “ma, c’è ancora molta strada da fare. In questa direzione si muove anche il progetto 100 donne contro gli stereotipi, nato prima come una piattaforma, poi con un libro e ora con una mostra di ritratti di alcune di loro che hanno accettato di mettersi in gioco, talvolta in modo spiritoso, nei confronti della loro professione.”

“Anche la mia è stata una ricerca, tra la scienza e la donna, tra la bellezza della vita e la bellezza inanimata degli strumenti e delle formule, tra i misteri della scienza e quello che per me, ogni volta, è il vero mistero: la persona che incontro” afferma il fotografo Gerald Bruneau. “Ho trovato grandi donne, anche quando piccole e fragili di aspetto, che hanno avuto la forza e la capacità di affermarsi e di conquistare spazi di rispetto, di responsabilità e direzione in un mondo così difficile, ancora fortemente androcentrico, diffidente, discriminante”.

La mostra fotografica “Una vita da scienziata – I volti del progetto #100esperte” si può visitare presso CDI-Centro Diagnostico Italiano a Milano, via Saint Bon, 20. L’esposizione, a ingresso libero, durerà fino al 30 giugno 2019.

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