PRIMA INFANZIA

Cosa fare se il bambino è caduto

LEGGI IN 1'
Quante volte il tuo bambino è caduto spaventandosi moltissimo e spaventando anche te? Per alcuni piccoli è una sorta di routine. Quello che però è molto importante è valutare sempre con attenzione se ci sono delle conseguenze e quando sono gravi.

I bambini cadono spesso e non per questo tutte le volte bisogna allarmarsi. È molto importante essere sufficientemente freddi e lucidi da comprendere se si tratta di una caduta grave o se invece è un piccolo tonfo, di cui il piccolo non si ricorderà dopo 10 minuti.

La caduta per eccellenza è quella dal letto, che può avvenire quando si infila nel lettone di mamma e papà o durante un pisolino. Sebbene questo tipo di caduta possa essere spaventoso, raramente causa gravi danni. 

Come valutare le conseguenze di una caduta?

Se il bambino ha perso conoscenza, se la respirazione è anormalmente lenta o se sanguina o perde liquidi attraverso il naso o le orecchie, se un'area della sua testa inizia a gonfiarsi, presenta una grave lesione, se vomita, se piange in modo incontrollabile, se è assonnato o non riesce a svegliarsi, chiamare immediatamente aiuto. O, meglio ancora, portarlo di corsa al pronto soccorso, perché potrebbe avere un trauma cranico. Se la caduta è stata molto grave, è meglio non muoverlo perché potrebbe avere lesioni alla colonna e alla testa. Assicurati di mantenere il collo dritto mentre lo giri. 

Se il bambino non mostra segni visibili di lesioni e non sembra comportarsi diversamente, osservalo attentamente. Rassicuralo ed esaminalo a livello della testa, delle braccia, delle gambe, del petto e della schiena. L'intuizione resta un'arma molto potente e le mamme in questo sono davvero le numero uno. Ciò che conta è essere sempre molto razionali, perché il panico non sarà d’aiuto né a te né a lui.

Ti potrebbe interessare anche:

Iscriviti alla newsletter di donnad

Leggi tanti nuovi contenuti e scopri in anteprima le iniziative riservate alla community.