PRIMA INFANZIA

7 consigli per confortare il tuo bambino

LEGGI IN 2'
Piangere e avere bisogno della mamma è l'attività principale per tutti i bambini da zero a cinque anni. E' una fase della crescita, dove ci si misura con il mondo e si prende consapevolezza di sè. Ma cosa deve fare il genitore?

Quante lacrime, apparentemente inconsolabili. La prima infanzia è fatta così: si piange perché ci si spaventa, perché alcune cose fanno paura o si teme ciò che non si conosce, perché si ha male o semplicemente si è troppo stanchi. E cosa deve fare una mamma? Ovviamente aprire le braccia, avere pazienza e consolare il suo bambino.

Ecco come puoi confortarlo con il sorriso

Un abbraccio è sempre il primo gesto importante. Sembra ovvio, ma il contatto fisico è fondamentale. Prendere il bambino tra le tue braccia è più efficace di un bacio.

AscoltaloComprendi tutto il suo dolore. È durante la crescita che tuo figlio imparerà a relativizzare.

Rassicurarlo. Qualunque sia la situazione, se il bambino sta piangendo, si sente vulnerabile. Ha bisogno di sapere che puoi proteggerlo. Cerca sempre parole che lo facciano sentire al sicuro.

Digli che succederà . Per calmarsi, il bambino ha bisogno di sentire che il suo dolore si fermerà. Potresti spiegargli che cosa succedere dopo. Per fare un esempio: sei caduto, hai graffiato il tuo ginocchio, lo disinfetterò. Non ti farà male ma pungerà un po'. Poi non avrai più male.

Banalizza ma non minimizzare. Cadere, farsi male, avere paura, piangere: è normale e capita a tutti... anche a papà e mamma.

Cerca un diversivo. Se sta facendo un capriccio, il modo più semplice è di distogliere la sua attenzione. Questo non ti deve impedire di restare nella tua posizione. È una forma di consolazione, ma il bambino deve sentire che non avrà sempre ciò che vuole.

Insegnagli a distinguere il vero dal falso. In caso di incubo, la chiave è di fargli capire che è solo la sua immaginazione: i mostri non esistono. Come si fa? Puoi ispezionare con lui la parte inferiore del letto. Non deve diventare un rituale, ma una volta si può fare...

Ti potrebbe interessare anche:

Iscriviti alla newsletter di donnad

Leggi tanti nuovi contenuti e scopri in anteprima le iniziative riservate alla community.