La Pet Therapy è la terapia assistita con gli animali: attraverso e insieme agli animali domestici si favorisce un processo terapeutico, psicologico, fisico e sociale nell’essere umano, che porta i due a instaurare un rapporto speciale.
Il contatto tra animale e paziente favorisce il dialogo e l’interazione: per questo la terapia ha senso e funziona in particolar modo con bambini con difficoltà relazionali.
Gli animali che vengono scelti per la terapia sono vari: conigli, cani, gatti, tartarughe, delfini, cavalli, uccelli. Ognuno di loro ha delle qualità e delle attitudini che li rendono idonei nei diversi casi. Vengono valutati i problemi e le esigenze specifiche del bambino e in base a quelle viene individuata una specie; all’interno della specie viene scelto l’animale che possiede le caratteristiche utili per la terapia stessa.
Viene impiegata con ottimi risultati per curare l’autismo, l’ansia, l’iperattività o i disturbi dell’apprendimento. L’aspetto molto positivo della Pet Therapy infatti è che agisce grazie all’interazione non verbale, tramite l’osservazione, il contatto, la cura dell’animale, il gioco.
Con i cani (le razze preferite per questo genere di terapia sono i Golden e i Labrador Retriever per la loro spiccata socievolezza e mansuetudine) la terapia consta di due fasi: la fase di contatto in cui si instaura una relazione con l’animale basata sull’accudimento, le coccole, la pulizia, l’alimentazione.
La seconda fase è di interazione motoria: una passeggiata, un gioco, il chiedere all’animale di compiere azioni come riportare un oggetto o seguire un percorso.
In questo modo i bambini si abituano a esprimere le proprie emozioni e a dialogare a diversi livelli e con molteplici linguaggi con l’animale: il rapporto fisico e affettivo che si instaura, rafforza la parte psicologica ed emotiva del bambino.
Quindi, come avrai capito, non si tratta di avere un animale in casa, cosa che fa sempre bene all’umore di una famiglia, ma la Pet Therapy è un percorso specifico e pianificato che comprende oltre all’animale, la presenza di figure come psicologi, operatori sociali o professionisti del settore per studiare la fase preparatoria, seguire gli incontri e monitorare i progressi.
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