VIVERE CON UN ANIMALE

Un dizionario per Fido

LEGGI IN 3'
Come comunica il cane e come fare a comprendere i segnali inviatici dai nostri amici a quattro zampe.

Indice dell'articolo

I cinque sensi di Fido

“Il sorriso del cane sta nella coda”, diceva Victor Hugo, e non possiamo essere più d’accordo! Se alle volte sembra che a Fido manchi solo la parola per potersi esprimere, forse però non sappiamo che il nostro cucciolo possiede l’innata capacità di comunicare con tantissimi altri mezzi che coinvolgono, tutti, l’utilizzo dei cinque sensi, o quasi.

Nell’interazione tra il cane e l’uomo, infatti, il linguaggio non verbale assume il massimo significato e diventa compito del padrone analizzare e valutare ogni singolo comportamento indice, in realtà, di un preciso messaggio. Al contrario, la comunicazione dal padrone al cane si basa su presupposti differenti dove il mezzo comunicativo utilizzato è dato dalle parole e dunque sfrutta il nostro linguaggio.

L’olfatto è sicuramente il senso più sviluppato di Fido che è abituato ad annusare ispezionando ogni persona nuova, ma anche il padrone che già conosce e con cui vuole giocare.

La vista
è un altro dei sensi predisposti alla comunicazione che avviene tramite una mimica particolare che può essere solo del muso, della coda o persino di tutto il corpo. Osservare bene l’insieme delle posture assunte dal cane è importante per capire il reale stato emotivo di Fido.

Se è tranquillo, ad esempio, la sua coda e le sue orecchie ricadono naturalmente verso il basso specialmente quando si distende o si accovaccia.
Quando Fido assume una chiara posizione di allerta, invece, il collo, la testa e le orecchie si alzano, mentre la coda viene portata verso l’alto rigidamente.
La tipica situazione in cui il cane non si sente a proprio agio è facilmente riconoscibile da un irrigidimento generale del pelo, mentre le spalle vengono portate in avanti e la coda dritta si muove leggermente. L’approccio amichevole lascia via via lo spazio per un atteggiamento di sfida, in particolar modo quando le labbra sono retratte e iniziano a spuntare i canini: vuol dire allora che Fido è pronto ad attaccare.
Quando Fido ha paura lo potrai facilmente riconoscere dalla manifestazione chiara e semplice delle sue orecchie all’indietro appiattite appena dietro la testa, la coda rilegata tra le gambe  mentre spalle, schiena e collo saranno portati alla stessa altezza del dorso. Un altro comportamento indice di questo timore è dato dal suo stendersi su un fianco alzando la zampa e scoprendo la pancia.

I segnali vocali emessi dal cane non possono essere ridotti al termine ‘abbaiare’, ma vanno ricondotti al mugugno, l’ululato e il ringhio, ciascuno con una funzione differente.

- L’abbaio
è proprio di un cane che vuole difendere la sua proprietà e marcare il confine.
- Il mugolio, invece, è un chiaro segnale di attenzione messo in pratica specialmente quando il cane si annoia.
- Il ringhio, come facilmente prevedibile, è simbolo di aggressività, mentre l’ululato richiama le attività del branco.

Dal padrone al cane
Infine la comunicazione dal padrone al cane, un tema leggermente più complesso perché sfrutta segnali paraverbali, ovvero un linguaggio che viene compreso dal cane unicamente nelle sue accezioni di tono utilizzato e contesto.
Un comando vocale che avviene con un tono contrastante con il messaggio che si vuole esprimere, ad esempio, difficilmente verrà compreso anche se è indubbio che i cani possano e riescano a riconoscere tra le venti e le cento parole.

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