DONNE E LAVORO

Come reagire ai rimproveri

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Non puoi sempre piacere e soprattutto non puoi piacere a tutti. Se sei vittima di un rimprovero, prova a non caricare la questione di un eccessivo valore e prendi in considerazione la possibilità che sia un evenyo che ti permette di crescere.

Non solo i bambini vengono sgridati, capita anche agli adulti. Hai cucinato troppo, non hai svolto il tuo lavoro al meglio, sei stata antipatica o troppo simpatica? Insomma, un rimprovero può sempre arrivare e spesso mina il bisogno di essere amato e l’autostima.

Il modo migliore per calmare la tensione interiore è concentrarsi sul tuo respiro: conta fino a cinque durante l'inspirazione, cinque durante l'espirazione. Lascia che la persona parli fino alla fine, rispondi solo quando ti senti pronto. Se la cosa è importante, chiedi un momento per riflettere. E risolvi il problema: ciò per cui sei stato criticato non mette in discussione la totalità del tuo essere.

Un rimprovero è sempre legittimo poiché parla dell'altro, del suo bisogno, del suo sentimento. Si tratta quindi di prendere le distanze per cercare di capire cosa, nel tuo interlocutore, abbia generato una critica. Fai poi attenzione, se il rimprovero è legittimo, ti conviene riflettere su te stesso e sul tuo operato. Si sbaglia, non c’è nulla di male. Raccogli la critica come qualcosa di positivo per fare meglio la prossima volta.

Se il rimprovero è gratuito, puoi decidere di lasciare correre o, a sangue freddo, provare a parlarne con chi ha mosso la critica. Potrebbe motivare degli aspetti che non sei riuscito a leggere o a vedere prima di allora. E anche questo ha un aspetto positivo.

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