
DOTT. GIUSEPPE LONGOBARDI
PEDIATRA E DIRETTORE SCIENTIFICO DI WWW.AMICOPEDIATRA.IT
La pelle costituisce la struttura più esterna del nostro corpo ed ha, tra le tante funzioni, quella di preservare un elemento indispensabile per la nostra sopravvivenza: l’acqua.
Tra i vari strati della nostra pelle (da quello più superficiale chiamato strato corneo, a quello intermedio o epidermide, fino a quello più profondo chiamato derma) avviene un continuo scambio di acqua e lipidi (grassi) che creano uno strato superficiale chiamato film idrolipidico, con capacità di proteggere la cute dagli agenti esterni e di mantenere lo strato corneo ben idratato.
Solo una pelle integra e ben idratata può svolgere il ruolo di barriera e difesa dalle aggressioni esterne (virus, batteri, sostanze irritanti, allergeni).
Alcuni fattori di disidratazione possono però alterare questo fragile meccanismo di difesa, sia fisici (vento, freddo, umidità, ed anche prolungato contatto con acqua), sia chimici (perdita dei lipidi causata dal continuo uso di sostanze chimiche come i tensioattivi presenti in alcuni detergenti e detersivi).
Una pelle disidratata perde parzialmente o totalmente la propria capacità di “barriera” e quindi permette l’entrata di batteri ed altre sostanze estranee, con conseguente tendenza alla infiammazione, alle infezioni ed alla perdita di elasticità cutanea.
Tra i disordini collegati ad una alterazione della barriera cutanea possiamo inserire alcune malattie molto frequenti nei bambini come la dermatite atopica e la dermatite nella regione del pannolino.
Per assicurare un giusto grado di idratazione della pelle, e consentirle di svolgere al meglio il suo ruolo di prima difesa dalle aggressioni esterne, occorre prendersene cura ogni giorno, sin dalla nascita.