La sindrome dell'occhio secco, nota anche come cheratocongiuntivite secca, è una patologia oculare caratterizzata dalla produzione insufficiente di lacrime da parte dei dotti lacrimali o dalla rapida essiccazione delle lacrime prodotte. La produzione lacrimale può essere influenzata da molteplici fattori, tra cui ormoni, condizioni ambientali, esposizione prolungata allo schermo del computer e come effetto collaterale di alcuni farmaci.
Sintomi degli occhi secchi
Potresti soffrire di secchezza oculare cronica se presenti uno o più sintomi tra quelli elencati di seguito:
- Occhi secchi, granulosi, pruriginosi o doloranti
- Occhi acquosi
- Occhi rossi
- Occhi stanchi
- Occhi che bruciano
- Dolore
- sensibilità alla luce
- Visione offuscata
La secchezza oculare è uno dei motivi principali per cui chi indossa lenti a contatto torna agli occhiali. Tuttavia, esistono molti trattamenti semplici e pratici per prevenire la secchezza oculare:
- Passa alle lenti in silicone idrogel o alle lenti giornaliere usa e getta
- Aumentare la dose di colliri , spray oculari e colliri
- Inizia ad assumere vitamine per gli occhi
- Soluzioni per lenti a contatto senza conservanti
- Attenersi alla routine di pulizia e al modello di utilizzo consigliati
- Sii rigoroso con il tempo trascorso davanti allo schermo: incorpora la regola 20-20-20 nella tua routine quotidiana per evitare l'affaticamento degli occhi digitale e la secchezza degli occhi: ogni 20 minuti distogli lo sguardo dallo schermo per 20 secondi, fissando un oggetto che si trova a 20 piedi di distanza
- Mantieniti idratato e aumenta l'assunzione di alimenti per la salute degli occhi , tra cui pesce fresco, semi, noci, verdure e frutta
- Proteggi i tuoi occhi dagli elementi naturali con lenti a contatto e occhiali da sole con protezione UV
- Fai degli esercizi per gli occhi per aumentare la lubrificazione e incoraggiare il battito delle palpebre
- Applicare un impacco caldo o lavare delicatamente gli occhi, rimuovendo eventuali irritanti dalle ciglia e dalle palpebre inferiori
Nei casi più gravi, rivolgiti al tuo optometrista per un consiglio.