MANGIARE BENE

Spartana, l'ultima dieta dagli Stati Uniti

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È proprio l’anno della Grecia, se anche l’ultima moda in fatto di diete prende il nome dall’antica rivale di Atene. Un nome che difficilmente poteva essere più azzeccato visto il rigore che questa nuova dieta impone.

Una dieta ipocalorica ferrea, con un apporto di 1600-1500 calorie a seconda del sesso.

Nonostante non esistano dati scientifici che dimostrino la bontà di questa dieta e benché gli unici test al momento disponibili siano quelli ottenuti in laboratorio su cavie e insetti, gli Americani sembrano non preoccuparsene.

Le perplessità manifestate chiaramente dalla comunità scientifica, si devono scontrare con un effetto collaterale della dieta tutt’altro che secondario.

Infatti la drastica riduzione dei consumi alimentari ha avuto un immediato effetto benefico sul portafoglio degli “Spartani”, come sono stati immediatamente ribattezzati i seguaci di questa nuova tendenza.

Un’unica soluzione a due dei maggiori problemi che affliggono la popolazione americana: l’obesità e la crisi economica. Non sembra proprio vero.

C’è chi inoltre, analizzando il fenomeno, ha messo in luce una differenza rispetto a precedenti comportamenti di massa legati a diete diventate poi vere e proprie mode.

La differenza risiederebbe nella presenza di una componente di tipo spirituale suscitata in chi adotta questo radicale metodo per dimagrire.

Il senso della rinuncia con cui inizialmente ci si scontra, lascerebbe progressivamente posto a una presa di coscienza di quali realmente siano le autentiche necessità del corpo e dello spirito.

Un recupero della propria dimensione di essere umano, nel senso più completo del termine, attraverso il consumo di quanto è realmente necessario.

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