
Da sempre si pensa che siano gli zuccheri a favorire l'insorgenza della placca batterica e quindi delle carie ma molti studi hanno evidenziato come gli zuccheri disciolti in acqua siano molto meno dannosi sullo smalto dei denti di alimenti quali la pasta e il pane. Quello che influisce maggiormente è il tempo di contatto della sostanza sui denti piuttosto che la quantità dei cibi dolci ingeriti.
Sono gli 'Streptococco mutans' e il 'Lattobacillo acidofilo' i responsabili delle carie. Questi batteri cariogeni formano una pellicola appiccicosa sulla superficie del dente, chiamata anche placca dentaria, che si nutre dei carboidrati contenuti in alimenti e bevande. Gli acidi prodotti dal metabolismo dei resti di cibo rimasti intrappolati tra i denti, sciolgono i minerali di calcio e fosfato contenuti nei denti stessi.
I cibi più pericolosi, quelli con un alto contenuto di carboidrati, sono oltre alla pasta e al pane anche le patate, la frutta, il riso e naturalmente i dolci ma quelli che favoriscono in assoluto la produzione degli acidi sono quelli aderiscono maggiormente alla dentatura.
I biscotti, per esempio, i crackers e la patatine, denominati generalmente come snack, danneggiano maggiormente lo smalto rispetto ad una caramella o una gelatina che contiene zuccheri solubili che la saliva porta via rapidamente. I carboidrati invece tendono a depositarsi più a lungo sui denti e a favorire la produzione degli acidi che danno il via alla demineralizzazione dello smalto.
I batteri cariogeni producono acidi per circa 20-30 minuti dopo l'assunzione di cibi o bevande mentre il tempo cresce se il cibo ingerito contiene carboidrati. Negli intervalli tra un pasto e l'altro è la saliva che contrasta e neutralizza l'azione degli acidi favorendo in questo modo la remineralizzazione della superficie dei denti. Per questo motivo è importante non introdurre troppi cibi e liquidi zuccherini durante la giornata in modo da dare tempo allo smalto di rinforzarsi.
Ecco i consigli per una bocca sana a lungo:
Se ti sembra che i tuoi denti non abbiano placca batterica fai questa prova: in commercio ci sono delle compresse rivelatrici di placca a base di un colorante vegetale atossico che fatte sciogliere lentamente in bocca colorano la placca batterica evidenziando così la zona sulla quale è maggiormente addensata, in questo modo potrai vedere tu stessa quali sono le zone sulle quali è necessario insistere con lo spazzolamento.
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