Cosa hanno in serbo per noi le grandi case di moda per il prossimo anno? Come sempre ogni stilista ha il proprio modo di affrontare la femminilità, ma se proprio bisogna trovare un denominatore comune per le sfilate della P/E, la parola chiave sembra essere...'mix di stili'.
La donna di Prada ad esempio si trova in una elegante zona di mezzo tra classicismo e modernità, tra tessuti high-tech e stampe floreali, tra linee moderne ed elementi che hanno un sapore decisamente vintage. Una donna giovane e senza pensieri, che si muove tra spiagge assolate e paesaggi floreali.
Volubile ed eccentrica è invece la donna di Just Cavalli, che passa dal charleston al pop degli anni '80 con una facilità estrema. A volte grintosa e maschiaccia preferisce giubbotti in pelle, jeans scuciti, maglie e t-shirt oversize, altre volte ancora minidress che fasciano il corpo in modo conturbante.
Nella collezione P/E di D&G denim, camoscio, pelle e materiali robusti si alternano sulle diverse mise con pizzo sangallo, chiffon, crêpe de chine e tessuti leggeri. Ne esce una intrigante cowgirl avventurosa e romantica allo stesso tempo.
Sportività e tecnologia sono invece le parole d'ordine della primavera di Gucci. La collezione curata da Frida Giannini è tutto un fiorire di abitini e completi che riprendo elementi dal mondo degli sport estremi trasformandoli in dettagli fashion. Zaini da montagna, ganci, elastici e fibbie di sicurezza diventano spalline, bretelle e corsetti.
Elegante, ma non troppo seria è la donna della Cruise Collection di Louis Vuitton. Tutta giocata su mini abiti a righe, ampi pantaloni che somigliano alle divise da marinaio. Con loro shorts bianchi davvero micro abbinati a giacche altrettanto piccole; mini gonne in tulle nero a pois e trench gialli.
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