Solido ma estremamente delicato, il marmo esercita da sempre un fascino magnetico grazie al suo perfetto mix di resistenza, eleganza e lucidità. Una volta macchiato però cominciano i dolori, eliminare le tracce dalla sua superficie è infatti molto difficile, ma non impossibile.
Ma perché il marmo è così delicato? Si tratta di un materiale poroso di origine calcarea, che “respira”, per questo le sostanze troppo acide possono intaccarlo e le macchie che non vengono rimosse in tempo diventano difficilmente eliminabili.
Prima regola: attenzione costante. Per quanto riguarda la pulitura abituale è sconsigliabile l’utilizzo di detergenti abrasivi e acidi, a cui sono preferibili prodotti neutri. E se proprio non puoi eliminare l’ammoniaca, usane dieci gocce diluite in un litro d’acqua e risciacqua abbondantemente.
Per la lucentezza usa un prodotto a base di cere naturali. Applicato con un panno morbido assicura un effetto brillante e un'elevata protezione nel tempo, che puoi ottenere anche trattando preventivamente queste superfici con impermeabilizzanti idrorepellenti.
Se il problema non è l’opacità ma una macchia ostinata, versa sulla zona interessata della polvere di pomice e poi strofina con uno straccio inumidito, risciacqua con acqua distillata e asciuga. In questo modo eserciterai un’azione abrasiva in grado di eliminare gran parte delle macchie.
Anche i piccoli graffi e le incrostazioni si possono sconfiggere. Per i primi è consigliabile utilizzare dei detergenti neutri e acqua distillata, mentre le incrostazioni devono essere affrontate delicatamente, senza graffiare il piano, con attrezzi specifici a lama che puoi trovare in tutti i negozi di bricolage.