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Guida igiene bimbi, L’igiene nella storia

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Gli uomini primitivi non usavano lavarsi e l’odore che emanavano serviva a tenere lontano gli animali predatori...

Definizione
Il termine igiene deriva da IGEA, la dea della salute presso i Greci.

La preistoria
Gli uomini primitivi non usavano lavarsi e l’odore che emanavano serviva a tenere lontano gli animali predatori. Per rimuovere residui alimentari dai denti impiegavano rudimentali spazzolini o stuzzicadenti, aiutandosi anche con polveri, paste e liquidi. Come stuzzicadenti utilizzavano legni più o meno appuntiti, magari aromatici, ma anche spine vegetali od animali.

Gli Egizi
Racconta Erodoto che gli Egizi: “...preferiscono essere più puliti che belli. I sacerdoti si radono tutto il corpo ogni due giorni e si lavano due volte al giorno con acqua fredda e due volte durante la notte.” Gli Egizi in sostanza consideravano la pulizia come requisito fondamentale. Si lavavano almeno una volta al giorno e talvolta anche dopo lavori faticosi.

Le mani erano lavate prima dei pasti e talvolta anche dopo. I denti venivano lavati con cenere sciolta in acqua. I capelli e le unghie facevano parte della cura quotidiana, il lavaggio periodico dei capelli era una pratica importante. I bagni venivano fatti nelle acque del Nilo o negli stagni, mentre nelle case dei nobili esisteva il bagno e nel palazzo reale si trovavano delle stanze da bagno. Per mantenere la pelle pulita e morbida si usavano oli e unguenti.

Gli Assiri
Usavano per la cura della persona numerosi vegetali, quali mirto, rosa, cedro, incenso, mirra, cardamomo, canapa, senape,cipresso.

I Greci
Esperti di unguenti e profumi furono anche i Greci. La loro scelta comprendeva l’uso di rose, zafferano, nardo, cipresso,maggiorana, foglie di vite, mandorle, mele cotogne ecc. Nei profumi prediligevano giglio, mirto ed alloro, secondo varianti tecniche ancora oggi utilizzate per avere effetti secchi, umidi, caldi, astringenti, amari, dolci ecc. Il ginnasio greco era costituito da una palestra, da un bagno e da un’esedra: dopo gli esercizi fisici nella palestra, i giovani si lavavano in acqua calda, per poi passare nell’esedra per ricevere l’educazione dello spirito.

I Romani
Si bagnavano nel Tevere fin dalla fondazione della città; ogni giorno si lavavano braccia e gambe,mentre ogni nove giorni si lavavano tutto il corpo. Famose sono le terme create dai Romani in ogni parte dell’Impero, alimentate da grandi acquedotti. In palestra si iniziava con la ginnastica, poi ci si recava ai bagni attraverso tre stanze. Si iniziava con quella ad acqua tiepida (tepidarium), poi si passava in quella ad acqua più calda (calidarium) infine si passava nel laconicum, la stanza più calda riscaldata ad aria secca ad elevata temperatura. Infine si nuotava nella piscina detta frigidarium. Durante l’ultimo periodo cristiano dell’impero fu vietato recarsi alle terme la domenica o nelle feste. In tarda epoca cristiana le terme vennero abbandonate.

Il Medioevo
I barbari trascurarono gli acquedotti determinando l’abbandono delle terme. Gli invasori proposero al massimo l’uso di burro acido per lucidare i capelli. Si diffuse l’abitudine di fare i bagni per il benessere della persona, non per igiene, anzi, dopo le epidemie di peste, si ritenne che l’acqua penetrasse nel corpo attraverso i pori e portasse terribili malattie, mentre uno strato di sporcizia proteggesse dalle malattie.

In epoca feudale, quando dai castelli franco-provenzali si diffuse il modello culturale cortese, si riproposero manuali di bellezza che suggerivano alle donne come rendere candido e liscio il viso (con biacca, allume, borace, limone, aceto e chiara d’uovo) e bianchi i denti (con la salvia).

Da “Piccolo manuale per l’igiene e la cura della mia persona”
A cura del CID – Comitato Italiano Derivati Tensioattivi


Info
Il Comitato Italiano dei Derivati Tensioattivi (CID), si é prefisso di approfondire l’importante tematica legata ai prodotti per l’igiene e la cura della persona nella convinzione che una corretta informazione debba partire dai banchi di scuola, coinvolgendo sia gli insegnanti che gli studenti, fornendo loro una valida informazione, sia pratica che scientifica, sull’uso appropriato di questi prodotti di impiego sempre più diffuso.
Sito Ufficiale di CID Italia

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