Ed ora la teoria dello space clearing arriva anche da noi, per insegnarci che vivere in ambienti puliti ed ordinati contribuisce a far fluire energia e positività. La prima regola è disfarsi del clutter, il ciarpame accumulato nel tempo, le care e vecchie cose di sempre che non abbiamo mai il coraggio di eliminare perchè forse prima o poi torneranno ad esserci utili. E così gli oggetti della memoria, carichi di ricordi, si moltiplicano ancorandoci al passato fino ad impedirci di cogliere novità e cambiamenti.
La scrittrice Mary Lambert, nel suo libro Ogni cosa al suo posto e un posto per ogni cosa, pubblicato in Italia a fine aprile dalla casa editrice Corbaccio, sostiene che “semplificando la casa e liberandola da ciò che non serve più, si ricava uno spazio stimolante ed avvolgente che permetterà alle novità di entrare nella vita delle persone”. Il testo si propone quale guida pratica per trovare una sistemazione brillante ad ogni oggetto con cui conviviamo. Identificate le principali zone a rischio della casa, l’autrice stila elenchi di controllo e suggerimenti per interrompere il circolo vizioso del disordine. Dal soggiorno alla stanza dei bambini, dal bagno all’ufficio, dalla cucina all’automobile, per imparare a dare il giusto valore agli oggetti, comprendendo le ragioni del proprio attaccamento ad essi.
Risponde all’esigenza di semplificare i problemi e al desiderio di forte personalizzazione dell’ambiente, il sistema di elementi contenitori Paesaggi Italiani, creato da Massimo Morozzi per Edra nel 1995 e arricchitosi ogni anno di nuove componenti e finiture. Include librerie, colonne, mobili finiti, addirittura pareti dotate di linearità e ricchezza decorativa, per tenere tutto in ordine, per risolvere funzioni ed estetica della casa contemporanea. Alle tipologie già esistenti, quest’anno il programma aggiunge un elemento strutturale curvo e corredato da ante in legno curvato o in acrilico termoformato. Tante le varianti cromatiche, che contano settantacinque tonalità piene e combinabili tra di loro, come pure i materiali disponibili per le ante, tra cui quattro diversi legni, l’alluminio, l’acciaio, il metacrilato semitrasparente e traslucido.
Quando lo spazio impone limitazioni oggettive, perchè non pensare di ricorrere ad un divano-contenitore? Giubbe Rosse di Bonaldo ha l’inedita forma di un uovo a cui manca uno spicchio: vuoto all’interno, nasconde nella parte anteriore della seduta un capiente contenitore in cui riporre biancheria ed oggetti. Un rivestimento aggiuntivo in materiale elastico può essere applicato sulla superficie di schienale e seduta, e sollevato in un preciso punto intermedio, in modo da trasformare l’imbottito in una tenda sotto la quale i più piccoli si divertono senza sporcare il rivestimento.
Esplode la voglia di ordinare e chiarire, mentre la nuova disciplina contamina riviste, corsi di pulizia e giardinaggio: in molti centri di benessere si tengono seminari che insegnano le principali fasi dello space clearing: dopo aver svuotato armadi e cassetti, cestinato le vecchie riviste già lette, trasferito in cantina le scatole di imballaggio da utilizzare in eventuali traslochi ed eliminato i piccoli elettrodomestici rotti che non si possono più riparare, si passa al momento di pulizia simbolica dello spazio, da effettuare con l’aiuto di incensi e campanelle, secondo gli antichi rituali del Feng Shui. E così, senza ovviamente scadere in eccessivi minimalismi, la casa si illumina, gli oggetti ritrovano un posto ed un valore, l’energia responsabile del nostro benessere torna a scorrere libera da qualsiasi ostacolo.
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