DONNE E LAVORO

Come rientrare al lavoro prima della fine della malattia?

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Se si guarisce prima, si può rientrare prima al lavoro?

Quando ci si ammala e si ha un contratto da lavoro dipendente, si può richiedere di stare a casa, venendo comunque pagati e senza il rischio di perdere il posto di lavoro. Ovviamente prima bisogna farsi visitare dal proprio medico di base, che produrrà tutta la documentazione necessaria da inviare all'INPS e al dato di lavoro. La malattia ha una durata, che può essere prolungata dal medico se il lavoratore non è guarito. Può finire prima del tempo previsto? Molti dipendenti si chiedono come rientrare al lavoro prima della fine della malattia, nel caso fossero sufficienti meno giorni di quelli previsti dal medico.

In caso di rientro anticipato dal lavoro, bisognerebbe presentare una rettifica del certificato medico che dichiara che il lavoratore è guarito prima del tempo previsto e può tornare al suo posto. La Circolare n.79 del 02/05/2017 dell'INPS chiarisce questo aspetto, che spesso viene sottovalutato. Se il certificato di malattia viene sempre regolarmente prodotto, accettando le visite del medico fiscale per controllare l'effettiva impossibilità di lavorare del dipendente, non dobbiamo dimenticare di avvisare l'INPS nel caso dovessimo rientrare prima del tempo.

Bisogna sempre e per legge presentare un certificato medico di rettifica del termine della data di prognosi, indicando la volontà di tornare al lavoro, perché ormai le condizioni di salute sono migliorate. Ovviamente il documento va redatto dal proprio medico di base, che dovrà stabilire se la guarigione anticipata è effettiva o meno. Ma bisogna informare anche il datore di lavoro, che a sua volta deve accettare o meno.

Se la malattia è durata meno del previsto, cioè meno di quanto stabilito dal primo certificato di malattia, e se il suo stato di salute gli permette di tornare al lavoro prima del tempo ipotizzato, allora bisogna per forza chiedere la rettifica. L'invio telematico è a carico del dottore, così l'INPS potrà ricevere il documento e informare anche il datore di lavoro. Sono previste sanzioni se questo iter non viene rispettato.

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