ESSERE GENITORI

Sharenting, la proposta di legge contro la pubblicazione online di foto di minori

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Cos'è lo sharenting e perché qualcuno vorrebbe limitarlo?

Pubblicare le foto di minori online, nelle quali è ben visibile il volto, potrebbe presto non essere più possibile. Se recentemente abbiamo visto Chiara Ferragni e Fedez fare dietrofront su un'abitudine ormai consolidata, di mostrare sui social i propri figli in ogni situazione, presto potrebbe arrivare una proposta di legge contro lo sharenting. Stop ai bimbi sui social network?

In seguito alla separazione, i Ferragnez hanno deciso di immortalare solo più di spalle i figli Leone e Vittoria, non mostrando più quei visini che tutti abbiamo imparato a conoscere da quando sono venuti al mondo. In questo caso potrebbe trattarsi di una scelta dettata dagli avvocati, ma c'è chi oggi chiede che questa decisione venga presa da tutti i genitori, per garantire il diritto alla privacy dei minori ed evitare di esporli online.

Alla Camera dei Deputati è già stata depositata una proposta di legge (dal titolo "Disposizioni in materia di diritto all’immagine dei minorenni") che vuole tutelare proprio i minori su internet. Ser verrà approvata ci saranno delle limitazioni per quello che riguarda la pubblicazione online di video e immagini dei propri figli. Il documento è stato presentato da Alleanza Verdi-Sinistra a firma degli onorevoli Angelo Bonelli, Luana Zanella, Elisabetta Piccolotti e Nicola Fratoianni.

Nel testo si fa riferimento ai pericoli e ai rischi dello sharenting, l'abitudine dei genitori di pubblicare foto dei figli online: si parla del rischio di sfruttamento commerciale (si sa che i bambini fanno guadagnare di più, perché aumenta l'engagement di fronte a quei dolci visi innocenti), ma anche del fatto che quelle immagini potrebbero finire nelle mani sbagliate. I tre articoli della proposta di legge vorrebbero limitare l'esposizione dei minori online, garantire che i soldi ottenuti finiscano su un conto intestato al minore al quale solo lui può accedere, assicurare il diritto all'oblio digitale al compimento dei 14 anni di età.

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