La tredicesima mensilità (comunemente chiamata da tutti semplicemente "tredicesima") è una gratificazione economica aggiuntiva alla normale retribuzione prevista mese per mese. Spetta ai lavoratori dipendenti, che di solito viene elargita prima delle vacanze di Natale: per questo molti la chiamano anche gratifica natalizia. Con il contratto collettivo nazionale del lavoro (CCNL) del 5/8/1937 è diventata obbligatoria per le imprese del settore industriale, mentre con il decreto del Presidente della Repubblica dPR numero 1070 del 1960 è stata estesa a tutti i lavoratori dipendenti.
La tredicesima mensilità spetta a tutti i lavoratori dipendenti, che abbiano un contratto o a tempo determinato o a tempo indeterminato, sia del settore pubblico sia del settore privato. Spetta anche ai pensionati (anche a chi ha la pensione di reversibilità, se non lavora) e ai lavoratori domestici regolarizzati, come baby sitter, colf, badanti. Si ha diritto a riceverla entro la fine dell'anno, anche se c'è un licenziamento prima del mese di dicembre. La tredicesima non spetta a chi è un lavoratore parasubordinato, a progetto o ai lavoratori autonomi con partita IVA, oppure a chi riceve l'indennità di disoccupazione o chi è in cassa integrazione.
Di solito la tredicesima viene riconosciuta nel mese di dicembre, insieme alla busta paga dell'anno. Può essere inclusa in questo cedolino oppure essere presente in un cedolino a parte. Si calcola in base a quanto stabilito dai contratti collettivi, ma di solito è pari a un dodicesimo della retribuzione totale percepita durante l'anno, sia se si è lavorato per 12 mesi sia se il tempo lavorativo è stato più corto. Bastano 15 giorni di lavoro perché venga elargita.
Oltre alla tredicesima, esistono per alcuni tipi di contratto di lavoro subordinato anche altre remunerazioni: esistono, infatti, la quattordicesima mensilità e la quindicesima mensilità. Il principio di calcolo è lo stesso della tredicesima, mentre il mese di erogazione dipende da quanto previsto nel contratto.
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