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Come diventare podologo

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Tutto quello che dobbiamo sapere per lavorare come podologo

Il podologo è una figura professionale molto importante per la salute dei piedi, una professione emergente tra quelle sanitarie che è sfruttata ampiamente in ambito sportivo, ma non solo. In Italia questo lavoro trova la sua regolamentazione nel D.M. 666 del 1994. Il podologo, di fatto, è l'operatore sanitario con un diploma universitario abilitante che tratta, nel rispetto delle norme in vigore, la salute del piede, dopo esame obiettivo dello stesso. Come diventare podologo?

Per diventare podologo dopo il diploma, si deve accedere alla laurea triennale in Podologia, che però in Italia è a numero chiuso. Bisognerà dunque prima superare il test per le professioni sanitarie, che si svolte in un’unica data per tutti gli atenei italiani. Una volta superato, ci si può iscrivere alla facoltà scelta sostenendo tutti gli esami previsti dal corso di studi. Una volta ottenuta la laurea, si ha già l'abilitazione per esercitare la professione sanitaria.

In seguito, dopo i tre anni in Podologia, si può decidere quale specializzazione prendere, accedendo a lauree magistrali, master o corsi specialistici. Come tutte le professioni sanitarie, dopo l'abilitazione bisogna seguire i corsi ECM (Educazione Continua in Medicina), secondo le modalità previste dall'Ordine professionale di riferimento. Ogni podologo, infatti, deve anche essere iscritto all'albo della Federazione Nazionale degli Ordini dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione, FNO TSRM e PSTRP. Esistono diverse specializzazioni: sportiva, pediatrica, geriatrica e diabetica.

Il podologo (che non è un medico, avendo seguito un corso di laurea di tre anni e non la laurea magistrale in Medicina e Chirurgia, l'unica che dà il titolo di medico) può lavorare in ambito pubblico, accedendo tramite concorso a posti vacanti in ospedali e poliambulatori. Oppure può lavorare presso studi privati, sia come dipendenti sia come libero professionista e freelance con partita IVA.

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