NEONATO

Il taglio del cordone ombelicale

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L'ombelico rappresenta in un certo modo il centro simbolico del nostro essere , da li è, passato il nutrimento che ci ha permesso di crescere.

Allo steso modo il taglio del cordone ombelicale rappresenta il vero istante di passaggio alla vita , da quel momento si viene fisicamente separati dalla madre e si inizia a respirare con i propri polmoni, si entra ufficialmente in contatto con il mondo .

Il cordone ombelicale viene reciso in sala parto dopo i primi vagiti del neonato, l'ostetrica lo annoda a pochi centimetri dalla sua pancia (circa 3-5 cm) e lo taglia con forbici speciali. Ciò che rimane del cordone è detto moncone ombelicale e subisce da subito un processo di disseccamento iniziando ad assumere un colore nero ed un aspetto avvizzito, per arrivare poi al definitivo distaccamento.

Secondo alcuni studi, se si aspettano un paio di minuti prima di tagliare il cordone, il neonato può contare su una riserva extra di ferro ed emoglobina. Si aspetta, cioè, che il cordone abbia smesso da solo di pulsare, senza interrompere mediante il taglio la circolazione sanguigna feto-placentare, e con essa l'apporto di ossigeno che arriva ancora al bambino attraverso il sangue del cordone. Si taglia in questo caso quando il legame oramai è terminato e madre ed il cordone ha naturalmente cessato le sue funzioni.

In genere invece in ospedale il cordone ombelicale viene reciso al massimo dopo quattro minuti dalla nascita, quando ancora pulsa. Il sangue cordonale viene ritenuto molto prezioso: si è scoperto, infatti, che contiene cellule staminali che, se prelevate alla nascita, congelate e conservate in "banche", possono essere efficacemente utilizzate nella cura di leucemie e di altre gravi malattie del sangue.

Il moncone ombelicale cade invece spontaneamente fra il 7° e il 14° giorno di vita, ma può cadere già in ospedale o dopo un mese. Dopo la caduta del cordone, al suo posto, rimane una cicatrice che prende il nome di ombelico e che impiega dai due agli otto giorni a cicatrizzarsi completamente.

(Fonte: http://www.unamamma.it)

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