Una settimana esatta prima di Pasqua la Chiesa Cattolica, Ortodossa e anche alcuni rami del Protestantesimo festeggiano la Domenica delle Palme. In tutto il cristianesimo è una data importante, che si calcola in base al giorno della Pasqua: è, infatti, la domenica immediatamente precedente. Cosa si festeggia in questa data, perché si chiama così e che cos'è esattamente la cosiddetta Domenica delle Palme?
Questo giorno, secondo il Cristianesimo, ricorda l'ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme, arrivato in sella a un asino con ali di folla da un lato all'altro della strada che acclamavano a gran voce il suo nome sventolando rami di palma (da qui il nome di Domenica delle Palme). Le persone accorse in strada, secondo quanto scritto nei Vangeli, cantavano i versi: "Osanna al figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Osanna nel più alto dei cieli".
La gente ha reso omaggio a Gesù in un giorno che viene anche definito come Domenica De Passione Domini, della Passione del Signore, perché di fatto dà il via alle celebrazioni della Settimana Santa che porterà poi a ricordare la resurrezione nella domenica di Pasqua. In questo giorno non termina la Quaresima, che, invece, finirà con la celebrazione dell'ora nona del Giovedì Santo, momento nel quale ha inizio il triduo pasquale.
La Santa Messa per la Domenica delle Palme è diversa dal solito. Inizia tradizionalmente fuori dalla chiesa, con i fedeli che tengono in mano ramoscelli di ulivo o rami di palma che il sacerdote benedice (poi si portano a casa e si conservano come simbolo di pace, regalandoli anche alle persone care). Segue poi una processione, al termine della quale ha inizio la Messa, con il lungo racconto, solitamente a più voci, della Passione di Gesù dai Vangeli di Marco, Luca o Matteo, a seconda dell'anno liturgico in corso.
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