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Sposarsi all'estero è valido in Italia?

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Il matrimonio celebrato all'estero è valido in Italia?

Sposarsi all'estero è possibile? E, soprattutto, il matrimonio contratto fuori dal nostro paese è valido anche in Italia in automatico o bisogna seguire un iter burocratico affinché venga riconosciuto? Innanzitutto partiamo da una bella notizia: un matrimonio celebrato all'estero è valido in Italia, anche se solo se vengono rispettate le regole che stabiliscono che ci si può sposare in un'altra nazione ottenendo il riconoscimento dell'atto di matrimonio.

I cittadini italiani possono decidere di sposarsi in Italia o in un altro stato. Possono essere entrambi italiani o di due nazionalità diverse. La cerimonia nuziale si può svolgere di fronte all'autorità locale, ma servirà un nulla-osta o la certificazione della capacità patrimoniale italiana (avere 18 anni, sanità mentale e non essere già sposati o uniti civilmente). Se al cittadino italiano non viene riconosciuta capacità patrimoniale, non potrà contrarre il matrimonio (all'estero o in Italia non cambia). Invece, se il matrimonio è contratto solo nelle forme previste dallo Stato straniero, allora è valido solo lì, mentre se rispetta anche il Codice Civile, allora con effetto immediato è valido in Italia, trasmettendo però l'atto di matrimonio all'autorità consolare.

Meglio informarsi, però, prima in merito a piccoli dettagli che potrebbero cambiare a seconda del paese in cui si decide di pronunciare il fatidico sì. Il Governo italiano, infatti, ha accordi con molti paesi europei, così da avere norme comuni (Convenzione di Monaco del 1980). Questi paesi, oltre all'Italia, sono Austria, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Germania, Portogallo, Spagna, Grecia, Svizzera, Turchia.

Anche i matrimoni religiosi sono validi in Italia, a patto di produrre gli effetti civili nello Stato in cui vengono celebrati. In Italia è già tutto "automatico": chi decide di sposarsi in Chiesa è già automaticamente sposato con rito civile (alla fine della cerimonia, infatti, il prelato legge una serie di "postille" valide per il matrimonio civile).

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