Di cosa parla l'obiettivo 8 dell'Agenda 2030? L'ottavo SDG's si occupa di affrontare un tema importante e delicato: è possibile avere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile? La risposta è sì, a patto di raggiungere i traguardi che i Paesi membri dell'Onu si sono prefissati nel 2015. Traguardi importanti, dal momento che ancora oggi la metà della popolazione mondiale vive con due dollari al giorno e il lavoro non dà la dignità giusta per evitare di vivere in condizioni di estrema povertà.
La disoccupazione globale dal 2007 al 2012 è passata da 170 milioni a 202 milioni, 75 milioni dei quali sono giovani donne e uomini. 2,2 miliardi di persone vivono al di sotto della soglia di povertà: per sconfiggere la povertà si deve puntare a posti di lavoro non solo stabili, ma anche pagati in modo adeguato e con condizioni lavorative dignitose. A livello mondiale sarebbero necessario 470 milioni di posti di lavoro per coloro che entreranno nel mercato del lavoro entro il 2030.
Quali sono i traguardi che si dovrebbero raggiungere il prima possibile? I Paesi del mondo dovrebbero:
- sostenere la crescita economica pro capite in conformità alle condizioni nazionali (nei paesi in via di sviluppo la crescita annua dovrebbe essere almeno del 7% del PIL)
- raggiungere standard più elevati di produttività economica, anche grazie a tecnologia e innovazione
- promuovere politiche che siano in grado di supportare le attività produttive e la creazione di nuovi posti di lavoro dignitosi, sostenendo imprenditori e lavoratori
- migliorare entro il 2030 l'efficienza globale nel consumo e nella produzione di risorse, in un quadro di sostenibilità
- assicurare entro il 2030 occupazione piena e produttiva e lavoro dignitoso per tutti
- ridurre entro il 2030 la quota di disoccupati tra i giovani
- porre fine alla schiavitù, al lavoro forzato, alla tratta di persone, al lavoro minorile
- difendere il diritto al lavoro
- promuovere un ambiente di lavoro sano e sicuro per ogni lavoratore
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